Allenare la manualità aiuta il controllo motorio

La conferma da un algoritmo messo a punto da uno studioso del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica
Diritto d'autore: windnarsil / 123RF Archivio Fotografico
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Manipolare degli oggetti, in maniera ripetuta, aiuta il controllo motorio fine, la capacità cioè di svolgere piccoli movimenti con le dita. Lo ha calcolato con un algoritmo uno studio condotto dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Ateneo fiorentino recentemente pubblicato dalla rivista scientifica Scientific Reports con il titolo “The effect of fidget spinners on fine motor control” (DOI:10.1038/s41598-018-21529-0).

L’indagine ha preso in esame gli effetti prodotti dalla roteazione tra le dita di una piccola trottola (il “fidget spinner”) nel caso in cui l’esercizio venga ripetuto più volte. Gli studiosi fiorentini hanno coinvolto 81 studenti universitari e utilizzato il test del ricalco di una spirale, tipico della ricerca neurologica ed esteso in tempi più recenti ad altri settori di indagine.

A un gruppo è stato richiesto di svolgere una sequenza di azioni: ricalcare una spirale, giocare con lo spinner, e di nuovo ricalcare la spirale. Un secondo gruppo al posto di ruotare la trottola, la teneva ferma, mentre il terzo gruppo invece ha svolto il ricalco della spirale senza aver maneggiato lo spinner.  E’ risultato che i componenti del primo e del secondo gruppo hanno eseguito il compito di ricalco meglio rispetto ai componenti del terzo.

La ricerca si è concentrata sullo spinner, in quanto oggetto molto diffuso tra i giovanissimi, ma “le conclusioni – precisa Erez James Cohen ricercatore del team dell’Ateneo fiorentino di Diego Minciacchi – possono essere estese alla manipolazione di qualsiasi oggetto in generale perché in una fase dell’esperimento abbiamo previsto la manipolazione dell’oggetto, ma non la sua roteazione”.

“La ripetizione e l’allenamento sono importanti per l’acquisizione di competenze motorie – prosegue Cohen – lo studio ha consentito di valutare, tramite il nostro algoritmo, che la manipolazione ripetuta di oggetti possa influenzare la precisione motoria, almeno a breve termine”.


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