Pubblicazioni

Riconoscere una rara malattia dermatologica

I ricercatori del Dipartimento di Scienze della Salute sono gli autori delle prime linee guida europee dedicate al riconoscimento e alla gestione di una rarissima malattia, il Pemfigo paraneoplastico.

Gel termosensibile a base di nanovescicole lipidiche caricate con farmaco sperimentale

Artrite reumatoide, un gel termosensibile per il trattamento

Gruppi di ricerca Unifi hanno messo a punto un gel a base di nanovescicole naturali, caricato con inibitore di anidrasi carbonica, per il trattamento intra-articolare della patologia. E lo propongono per la sperimentazione clinica. Pubblicazione sul Journal of Controlled Release.

Un nuovo farmaco contro la policitemia vera

Uno studio condotto dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica e pubblicato su New England Journal of Medicine Evidence esamina l’efficacia del ropeg-interferone sui pazienti più giovani con malattia a basso rischio

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Nanomateriali da fonti rinnovabili per regolare l’attivazione delle cellule sentinella del sistema immunitario

Uno studio congiunto di Università di Firenze e Cnr ha permesso di studiare, tramite tecnologie di microscopia crioelettronica, la capacità di un nanomateriale di nuova generazione a base di cellulosa nanocristallina di interagire con le proteine coinvolte nei processi di attivazione delle cellule sentinella del sistema immunitario. La ricerca è pubblicata su Nanoscale Horizons.

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Diagnosi e gestione di una rara malattia autoimmune

Sono state pubblicate su Nature Reviews Rheumatology le prime linee guida europee sulla diagnosi e il trattamento della Granulomatosi Eosinofila con Poliangioite (EGPA), nota anche come sindrome di Churg-Strauss. A sviluppare le raccomandazioni, un team internazionale coordinato dai ricercatori fiorentini.

Donna con bicchiere di vino in mano

Dolore cronico e consumo di alcol

Uno studio del Dipartimento Neurofarba, in collaborazione con l’istituto di ricerca Scripps Research in La Jolla, fa luce su come il consumo cronico di alcol può rendere le persone più sensibili al dolore attraverso due diversi meccanismi molecolari.