Tecnologie per l’ambiente, al via progetto europeo

Sarà il primo apparecchio automatico di diagnostica capace di rendere efficiente il processo di trasferimento di ossigeno nei reattori aerobici per il trattamento delle acque reflue urbane e industriali. A realizzarlo, il team guidato dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale.

Il primo apparecchio automatico di diagnostica capace di rendere efficiente il processo di trasferimento di ossigeno nei reattori aerobici per il trattamento delle acque reflue urbane e industriali. Si chiama Lessdrone e sarà realizzato nell’ambito del progetto europeo Lesswatt, di cui Unifi è capofila con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale. Il progetto, di durata triennale, è stato finanziato nell’ambito del programma Life con 760mila euro e partirà il prossimo autunno.

Lessdrone è una “piccola imbarcazione” capace di monitorare la quantità di ossigeno presente nelle vasche e di diagnosticare quali interventi potrebbero migliorare l’aerazione nei reattori aerobici – spiega Riccardo Gori, docente di Ingegneria sanitaria e ambientale, responsabile scientifico del progetto. Negli impianti di depurazione i processi aerobici richiedono una quantità di energia elettrica molto elevata e lo strumento che metteremo a punto sarà in grado di definire quali azioni si possono intraprendere per raggiungere più elevati livelli di efficienza e conseguentemente riduzioni di costo e di emissioni di gas serra. Per esempio – aggiunge Gori – la rilevazione fornisce informazioni utili circa la concentrazione di ossigeno disciolto nell’acqua e la pulizia dei sistemi di aerazione. Questi dati permettono un’analisi diagnostica e possono contribuire a risparmi significativi che nel caso di un impianto di depurazione di grandi dimensioni, possono essere dell’ordine del centinaio di migliaia di euro all’anno. L’entità del risparmio dipende molto dall’efficienza di baseline”.

Lo strumento – prosegue Gori – consentirà inoltre il monitoraggio delle emissioni di gas serra provenienti direttamente dai reattori di processo, permettendo di raccogliere una notevole mole di dati a supporto dello sviluppo di modelli deterministici ed empirici che descrivano la produzione ed il trasferimento di uno o più componenti dalla fase liquida a quella gassosa”.

“Ci sono dispositivi che consentono già rilevazioni di questo tipo e vengono adoperati principalmente a scopo di ricerca, ma richiedono tutti la presenza di un operatore, mentre Lessdrone procede in maniera del tutto autonoma. Lo strumento sarà inoltre affiancato da un nuovo protocollo che fornirà informazioni su come e quando operare le rilevazioni e in che modo interpretare i dati”.

La strumentazione sarà messa a punto su due impianti e successivamente testata in altri cinque dislocati in altri Paesi europei.

 

 

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