I motori del Firenze Race Team (FRT) rombano sulla griglia di partenza e le vetture Unifi sono pronte a scattare verso la nuova stagione, dopo aver tagliato il traguardo dei 25 anni di attività.
Una storia lunga e vissuta da pioniere, perché il FRT vanta un primato importante: è stato il primo team universitario italiano a partecipare a una manifestazione di Formula Student, nei primi anni Duemila. La “scuderia” Unifi ha debuttato a Silverstone, nel Regno Unito, aprendo la strada a tanti altri atenei italiani che negli anni si sono aggiunti alla competizione.
La stagione 2024-2025 si è conclusa con importanti soddisfazioni per il FRT: la scorsa estate ha visto l’Ateneo impegnato con la monoposto FR-25 nella competizione di Formula Student in Austria e nell’edizione 2025 della Formula ATA tenutasi sul circuito di Varano de’ Melegari (Parma).
Proprio sul tracciato italiano, nella categoria riservata alle vetture con motore a combustione, sono arrivati i migliori risultati: la finale raggiunta nella prova Design & Business, il terzo posto nella gara di endurance manuale e il secondo gradino del podio in quella driverless con sette università in competizione.
“Nella gara endurance manuale, la macchina deve percorrere 22 chilometri, suddivisi tra due piloti che si danno il cambio a metà percorso – racconta Renzo Capitani, docente di Progettazione meccanica e costruzione di macchine e responsabile del FRT –. Nella track drive autonoma, la vettura percorre dieci giri di un tracciato di circa un chilometro ed è manovrata esclusivamente dal software sviluppato dal team”.
“La ‘missione’ – prosegue – viene selezionata manualmente dal display di bordo, poi un comando radio avvia l’algoritmo e l’auto parte. La vettura sfrutta un sistema di riconoscimento immagini basato su una stereo-camera capace di individuare i birilli che delimitano il circuito. Il software riconosce le immagini e definisce traiettoria e velocità. È stata un’ottima prestazione, anche perché lo scorso anno avevamo partecipato solo alla gara driverless, senza quindi la parte con pilota”.
Archiviata la stagione 2024-2025, quella nuova si apre con un’ulteriore sfida. “Siamo pronti ad attivare un reparto che si occuperà dello sviluppo della prima vettura elettrica del FRT – dichiara il team leader Leonardo Cecconi –. Il progetto è ancora allo stadio embrionale: al momento si lavora sull’analisi dei regolamenti specifici e sugli aspetti di sicurezza, molto diversi rispetto alle auto a combustione. L’obiettivo – aggiunge – è gettare le basi per consegnare alle future generazioni di studenti e dottorandi un filo conduttore solido che porti il prima possibile in pista la prima monoposto elettrica fiorentina. Nel frattempo, la FR-25 sarà utilizzata come banco di prova per raccogliere dati sperimentali utili al nuovo progetto”.
Grazie al supporto dei Dipartimenti di Ingegneria Industriale e di Ingegneria dell’Informazione, il Firenze Race Team rappresenta una palestra di formazione e introduzione al mondo del lavoro, all’interno della quale discipline tecniche e meccaniche si incontrano con competenze di design, economia e comunicazione. È composto da 70 studenti e conta una presenza femminile importante. “Le ragazze costituiscono circa il 10% della squadra – spiega Cecconi –. Non si tratta solo di una questione numerica, ma soprattutto di rilevanza nel funzionamento della squadra. La precedente team leader, Serena Sabatino Lasalvia, era una studentessa di economia e in questa stagione tre studentesse saranno a capo di aree strategiche come marketing, social e business”.
“Inoltre – conclude Cecconi – per rafforzare lo spirito di squadra e la cultura collaborativa, all’inizio della stagione verrà organizzato un seminario con esperti di motorsport dedicato alle soft skills: comportamenti corretti, comunicazione, gestione dei rapporti interpersonali”.
Il Firenze Race Team, infine, è anche un luogo di incontro internazionale. Ogni anno arrivano candidature da studenti stranieri, che portano nuovi punti di vista e stimolano a comunicare sempre più in inglese, lingua necessaria nei confronti con le giurie internazionali.