Dante e i poeti del Novecento

Un'iniziativa del Centro studi "Aldo Palazzeschi" e del Dipartimento di Lettere e Filosofia per l'anniversario dantesco fa "incontrare" gli autori contemporanei con il sommo poeta. Il ciclo è trasmesso online.

In quale misura Dante è presente nei moderni protagonisti della nostra poesia? In che modo la sua voce parla ai poeti contemporanei? Quanto e come la sua opera è attiva nella civiltà culturale e nella coscienza civile di oggi?

Il riconosciuto padre della letteratura italiana è un modello facile da seguire? Si tratta di un maestro comodo o scomodo? Cosa vuol dire assimilare la sua lezione? Quale lezione? A guardare con la lente d’ingrandimento delle microanalisi testuali, che ingigantiscono i dettagli, termini e sintagmi danteschi è possibile trovarli in ogni autore: ma è poi vero che Dante è tanto presente nella realtà culturale di oggi? Oppure quelle microanalisi testuali ingannano?

Il Novecento letterario si distingue per alcuni temi capitali che sono metaforica espressione di una realtà esistenziale e storica per più aspetti drammatica: la dissoluzione dell’io, la crisi d’identità, la fine dei modelli, la serena disperazione, il male di vivere, la ricerca di un paese innocente, la noia, il deserto, il labirinto, il gelo… e altre analoghe metafore.

Il viaggio dantesco, in questo mare in burrasca, fornisce una bussola utile? offre una scialuppa di salvataggio? aiuta a trovare una via di salvezza?

Si sa che Dante, in epoca risorgimentale, dopo secoli di oblio, venne recuperato e salutato come padre della patria, con una unanimità di consensi che trovava solidali esponenti di schieramenti culturali opposti e antitetici, quasi in una sorta di governo nazionale di emergenza. Poi, dopo l’Unità, il consenso venne meno e Dante, tra avanguardie storiche e Futurismo, quindi tra fascismo e Ermetismo, si trovò a vivere una vita non sempre facile. Oggi come stanno le cose? Il consenso unanime (ammesso che ci sia) non corre il rischio di neutralizzarne il significato più autentico?

Il programma, coordinato da Luca Azzetta, da chi scrive e da Gino Tellini, si articola in 20 incontri online distribuiti da marzo a dicembre 2021 sul canale YouTube del Centro di Studi “Aldo Palazzeschi” dell’Università di Firenze (programma).

Ogni incontro, un poeta, presentato da uno studioso che ne considera i rapporti con l’opera dantesca. La presentazione critico-interpretativa si affianca alla lettura di testi significativi, di Dante e dell’autore contemporaneo, sì da offrire un’antologia significativa.

I poeti scelti vanno da Umberto Saba a Giovanni Giudici, da Giuseppe Ungaretti a Mario Luzi, da Eugenio Montale a Pier Paolo Pasolini, da Andrea Zanzotto a Edoardo Sanguineti. E poi alcune esponenti della scrittura femminile, che costituisce l’autentica novità della letteratura del Novecento: da Margherita Guidacci a Cristina Campo a Amelia Rosselli.

Le studiose e gli studiosi che interrogano i protagonisti della modernità in rapporto a Dante provengono, oltre che dall’Ateneo fiorentino, da importanti Università nazionali (Torino, Pavia, Genova, Bologna, Perugia, Roma, Napoli, Sassari) e straniere (Columbia University e Friburgo, CH).

Le presentazioni critico-interpretative dei 20 incontri (unitamente ai testi letti) saranno edite in un volume della collana «Biblioteca Palazzeschi».

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