Un’esperienza di ricerca all’estero, il titolo di dottorato e la proposta di un progetto di studio: con questo “bagaglio” cominciano il loro percorso, come ricercatori di tipo B, i due vincitori del programma MIUR Rita Levi Montalcini che hanno scelto l’Ateneo fiorentino, fra i 24 che sono stati selezionati dal bando del 2015.

David Baracchi porta al Dipartimento di Biologia il suo studio sui meccanismi che sono alla base della plasticità comportamentale e cognitiva degli insetti impollinatori. Baracchi, che ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Etologia ed ecologia animale a Firenze nel 2012, nel gruppo di ricerca di Stefano Turillazzi, ha lavorato poi alla Queen Mary University of London, all’Université Paris13 e al CNRS e all’Université Paul Sabatie di Tolosa.
“Api e bombi non sono solo gli impollinatori economicamente più preziosi e minacciati in tutto il mondo, ma anche il modello di riferimento per le neuroscienze cognitive e per lo studio dei meccanismi dell’apprendimento e della memoria degli insetti – spiega il ricercatore, che entra in servizio il prossimo aprile -. La borsa Montalcini mi permetterà di studiare come nettari floreali, agenti patogeni e fitofarmaci interagiscono sulle capacità cognitive e il comportamento degli impollinatori, con la possibilità di sviluppare strategie per la gestione di questi insetti e dei sistemi agricoli”.

Alice Bernamonti entrerà a far parte del Dipartimento di Fisica e astronomia questa estate. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Fisica alla Vrije Universiteit di Bruxelles e ha lavorato alla Katholieke Universiteit di Lovanio ed è attualmente ricercatrice al Perimeter Institute for Theoretical Physics del Canada. A Firenze si occuperà di “Nuove prospettive per entanglement, singolarità dello spaziotempo e teorie di gauge fortemente accoppiate all’interno della corrispondenza AdS/CFT”.