Premio Fermi a Francesco Saverio Pavone
Il riconoscimento, assegnato dalla Società Italiana di Fisica, è stato attribuito per le ricerche nel campo della fisica applicata a sistemi biologici
Il riconoscimento, assegnato dalla Società Italiana di Fisica, è stato attribuito per le ricerche nel campo della fisica applicata a sistemi biologici
Pubblicati su Nature i risultati di un esperimento al quale ha collaborato Guglielmo Maria Tino del Dipartimento di Fisica e Astronomia
Misurata per la prima volta la frazione superfluida, grandezza che caratterizza questa nuova fase della materia a metà strada fra i cristalli e i superfluidi. Lo studio, a cura di Università di Firenze e Istituto nazionale di ottica del Cnr, è pubblicato su Nature.
I dipartimenti di Fisica e Astronomia e di Scienze della Terra hanno partecipato al progetto MIMA-SITES, coordinato dall’INFN, che ha utilizzato la radiografia muonica per uno studio della miniera di Temperino in provincia di Livorno.
Una ricerca internazionale a cui hanno partecipato, per l’Italia, presso il Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non Lineari (LENS), dei ricercatori dell’Università di Firenze e del Cnr, ha permesso di mappare per la prima volta la porzione del cervello umano preposta al linguaggio. Lo studio è pubblicato su Science Advances.
Marko Simonović, giovane studioso del Dipartimento di Fisica e Astronomia, è l’unico in Italia ad aver ricevuto quest’anno il “New Horizons in Physics Prize” nell’ambito dei Breakthrough Prize
Per una ricerca sull’origine della Via Lattea a partire dalle galassie nane.
Una ricerca internazionale spiega l’origine microscopica dell’effetto Hall: lo studio, pubblicato su Science, è coordinato dall’Università di Firenze in collaborazione con Lens, Cnr e gli atenei di Ginevra e Grenoble.
Pubblicazione su The Astrophysical Journal, a cura dell’Osservatorio di Parigi, Università di Firenze e Istituto Nazionale di Astrofisica
L’Ateneo in un team internazionale di ricercatori di università e istituzioni italiane (INAF), che con una ricerca pubblicata su Astronomy & Astrophysics ha confermato l’origine primordiale di un’antica stella nella Via Lattea.