Fellowship presso l’Imperial College di Londra per Massimo Gurioli
Il riconoscimento prevede un soggiorno di sette mesi presso l’istituzione inglese per condurre ricerche sui sistemi fotonici disordinati con correlazione.
Il riconoscimento prevede un soggiorno di sette mesi presso l’istituzione inglese per condurre ricerche sui sistemi fotonici disordinati con correlazione.
Calcolare la distanza di utilizzo degli smartphone, indagare la protezione della retina dalla luce blu: al corso di laurea in Ottica e optometria studentesse e studenti lavorano fianco a fianco dei ricercatori su argomenti di punta del settore. E pubblicano su riviste internazionali.
La sonda interplanetaria Solar Orbiter ci regala le prime spettacolari immagini della nostra stella. Alla missione dell’ESA e della NASA contribuisce l’Ateneo fiorentino con il telescopio Metis, frutto della ricerca italiana.
Entra nel vivo Solar Orbiter, la spedizione dell’Agenzia Spaziale Europea e della NASA che è “sopravvissuta” al lockdown. E’ in viaggio verso il Sole e in questi mesi è stata guidata dalla maggior parte dei ricercatori direttamente dalle loro abitazioni. Vi contribuisce in larga parte l’Italia, e in particolare l’Università di Firenze.
Misurate per la prima volta con i neutroni le vibrazioni che disturbano i quantum bit molecolari. E’ il risultato dello studio pubblicato su Nature Communications con il contributo del gruppo di ricerca Unifi coordinato da Roberta Sessoli.
Pubblicati su Nature Materials i risultati dell’esperimento condotto nel laboratorio di Magnetismo molecolare guidato da Roberta Sessoli.
L’Ateneo partecipa alla missione spaziale europea, partita da Cape Canaveral, che indagherà il Sole a una distanza ravvicinata mai raggiunta prima.
Il premio è attribuito dalla Fondazione belga a un docente perché partecipi alla vita scientifica del Paese europeo.
Su Nature Photonics il metodo messo a punto dai ricercatori di Università di Firenze, Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non lineare e Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
Le proprietà del nuovo stato della materia in una ricerca pubblicata su Nature
guidata dal Dipartimento di Fisica e dal Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non lineare dell’Ateneo, in collaborazione con il CNR e l’Università di Trento.