Prime spettacolari immagini del Sole dalla spedizione Solar Orbiter, la sonda interplanetaria decollata lo scorso 10 febbraio da Cape Canaveral. Alla missione, frutto di una collaborazione internazionale tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e la NASA, contribuisce l’Università di Firenze. Marco Romoli, docente di Astrofisica dell’Ateneo fiorentino e associato dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), è il coordinatore del telescopio Metis, uno degli strumenti scientifici montati sulla sonda, con il compito di osservare la corona, la parte più esterna dell’atmosfera solare.
La sonda, che durante il lockdown è stata gestita dalla maggior parte dei ricercatori direttamente dalle proprie abitazioni, ha eseguito a metà giugno il primo avvicinamento al Sole raggiungendo la distanza di 77 milioni di chilometri dalla superficie della stella (equivalente circa alla metà della distanza fra il Sole e la Terra); i team degli scienziati europei e statunitensi hanno eseguito contemporaneamente i test delle 10 strumentazioni della missione.
Le prime immagini raccolte – le più vicine al Sole mai realizzate – raffigurano la superficie, la corona esterna e l’eliosfera più ampia che la circonda: le foto rivelano sulla superficie dei micro-brillamenti, come dei falò, mai osservati finora e di dimensioni minori rispetto alle eruzioni conosciute. Fra le foto anche quelle della corona realizzate da Metis, che crea un’eclisse artificiale del disco solare, permettendo l’osservazione dell’emissione della corona di cui ottiene immagini in luce visibile e ultravioletta.
Le immagini complete sul sito dell’ESA