Quando il Covid si prolunga
Individuate alcune molecole come possibili marcatori del decorso della malattia. Ricerca pubblicata su Plos Pathogens in collaborazione con USL Toscana Centro
Individuate alcune molecole come possibili marcatori del decorso della malattia. Ricerca pubblicata su Plos Pathogens in collaborazione con USL Toscana Centro
Su “The Journal of Clinical Investigation” e “Frontiers in Immunology” due pubblicazioni a cura del Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica e dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi analizzano il mantenimento della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 nel tempo e contro le varianti.
Sul Journal of the American Medical Directors Association i risultati di una ricerca epidemiologica condotta nella fase pre-vaccino da Università di Firenze, AOU Careggi, USL Toscana Centro e Istituto Superiore di Sanità.
L’indagine realizzata dal Dipartimento Disia, grazie a un ampio database globale, mette in luce la correlazione fra diffusione del Covid-19 e i fattori che hanno avuto il maggiore impatto sulla trasmissione del virus nella prima fase della pandemia.
Sono progetti nelle aree delle Scienze della vita, Fisica e Ingegneria, Scienze sociali e Discipline umanistiche
Il tema è stato affrontato da tre Dipartimenti dell’Ateneo in uno studio pubblicato su Plos One
Una ricerca su PlosOne, a cura del Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni e dell’ISPRO, conferma la validità scientifica del test di gruppo, per aumentare lo screening e risparmiare risorse. Con indicazioni utili per realizzarlo in modo efficace.
Una serie di studi di ricercatori dell’Ateneo e dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi ha analizzato la qualità e la durata nel tempo della risposta immunitaria all’infezione da SARS-CoV-2 e il ruolo di un vaccino a mRNA nel suo consolidamento.
Stati d’animo e valori emersi grazie allo storytelling, in una ricerca italiana che ha coinvolto anche gli studenti Unifi reclutati dai ricercatori del Dipartimento di Formazione, lingue, intercultura, letterature e psicologia.
Da un’indagine condotta dalla Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport le donne appaiono più resilienti nell’esercizio fisico rispetto agli uomini, pur praticando complessivamente meno sport. Differenze fra i sessi anche negli altri effetti del confinamento sugli stili di vita.