Dolore viscerale cronico, nuove prospettive dai laboratori Unifi

Pubblicato su “Gut Microbes” uno studio condotto dal Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino
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Un innovativo modello a base di organoidi intestinali apre nuove strade nella comprensione e nel trattamento del dolore viscerale cronico. Lo dimostra uno studio condotto dal Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA) dell’Università di Firenze, appena pubblicato sulla rivista internazionale Gut Microbes.

Il lavoro, dal titolo Gut microbiota dysbiosis affects intestinal sensitivity through epithelium-to-neuron signaling: novel insights from a colon organoid-based model to improve visceral pain therapy (doi: 10.1080/19490976.2025.2547029), nasce dalla collaborazione tra tre gruppi di ricerca Unifi e la University of East Anglia.

La ricerca mette al centro il ruolo della disbiosi del microbiota intestinale – ossia l’alterazione dell’equilibrio dei microrganismi che popolano l’intestino – nella comparsa del dolore viscerale cronico. Quest’ultimo colpisce milioni di persone in tutto il mondo: è tipico della sindrome dell’intestino irritabile, che interessa circa il 40% della popolazione globale, e delle malattie infiammatorie croniche intestinali come Morbo di Crohn e Colite Ulcerosa, che colpiscono circa l’1% della popolazione e per le quali non esistono ancora cure risolutive.

“Per approfondire i meccanismi alla base di questo dolore – spiega Alessandra Toti, corresponding author dello studio – abbiamo sviluppato un modello basato su organoidi derivati dal colon, strutture tridimensionali capaci di riprodurre la complessità del tessuto intestinale e di rendere più fedeli le dinamiche di interazione tra epitelio e neuroni sensitivi”.

“Questo approccio – sottolineano i giovani ricercatori Francesco Margiotta ed Elena Lucarini – permette di superare i limiti delle colture cellulari tradizionali e di indagare direttamente i segnali molecolari che regolano la comunicazione tra microbiota e sistema nervoso. Inoltre – proseguono – la possibilità di generare organoidi da cellule staminali o da biopsie intestinali umane apre prospettive cliniche e traslazionali di grande interesse, favorendo lo sviluppo di terapie innovative e mirate alle diverse manifestazioni del dolore viscerale cronico”.

“Questo studio – concludono i docenti Carla Ghelardini e Lorenzo Di Cesare Mannelli – si inserisce nelle linee strategiche del Dipartimento di Eccellenza 2023-2027 di NEUROFARBA, che punta a terapie sempre più mirate alla patologia e al tempo stesso personalizzate sulle esigenze del singolo paziente”.


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