Più del 60% della biomassa delle foreste europee è esposta a rischi connessi a incendi, infestazioni di insetti o tempeste di vento provocate dal riscaldamento globale. E’ quanto emerge da un recente studio pubblicato su Nature Communications a cui ha collaborato Gherardo Chirici, direttore del geoLAB – Laboratorio di Geomatica Forestale del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (“Emergent vulnerability to climate-driven disturbances in European forests” – DOI 10.1038/s41467-021-21399-7)
La ricerca, realizzata da una team di ricercatori internazionali coordinati dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea in collaborazione anche con il Max-Planck Institute e le università di Valencia ed Helsinki, ha preso in esame dati tra il 1979 e il 2018.
I ricercatori hanno ricostruito l’evoluzione delle maggiori fragilità delle foreste europee applicando modelli di apprendimento automatico, ai quali è stato possibile integrare i dati satellitari, quelli relativi al clima e ai fattori di disturbo.
“Lo studio ha evidenziato che l’approvvigionamento di legno e il sequestro di carbonio del polmone verde europeo è a rischio, ma per fortuna non ancora compromesso – evidenzia Gherardo Chirici – la ricerca ci ha offerto anche nuovi elementi per analizzare i potenziali disturbi naturali provocati dal clima sulle foreste Europee e rimarcare l’importanza di una gestione delle foreste basata su strategie di adattamento e mitigazione adeguate”.
Le foreste e le altre terre boscate coprono oltre il 40% della superficie dell’Europa, ospitano molti ecosistemi e rappresentano una parte significativa della biodiversità del continente.