I misteri dei cambiamenti climatici avvenuti oltre un milione di anni fa potrebbero trovare una risposta nelle profondità del ghiaccio antartico. Alla soluzione di questi enigmi contribuiscono anche gli studiosi dell’Ateneo fiorentino, tra i protagonisti del progetto Beyond Epica – Oldest Ice.
Un team internazionale di ricerca – coordinato dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) e costituito da scienziati provenienti da 10 paesi europei – è impegnato nella perforazione della calotta dell’Antartide per estrarre carote di ghiaccio, veri e propri archivi climatici della Terra.
A fare il punto sulla ricerca è stato Mirko Severi, docente di Chimica analitica del Dipartimento di Chimica ‘Ugo Schiff’ (DICUS), che insieme alla docente Rita Traversi e Silvia Becagli sono impegnati in Beyond Epica nello studio su carote di ghiaccio.
Come procedono le attività di Beyond Epica?
“Pochi giorni fa la perforazione ha raggiunto una profondità di 2.800 metri, dove la calotta glaciale antartica incontra la roccia. Si tratta del ghiaccio più antico mai raggiunto, che potrebbe contenere informazioni su temperature atmosferiche e concentrazioni di gas serra nell’arco di 1,2 milioni di anni”.
I campioni di questo ghiaccio “profondo” arriveranno anche a Firenze?
“Sì, abbiamo richiesto alcune porzioni di carota della parte profonda, che dovrebbero arrivare fra circa un anno. Le ricerche condotte da Unifi avverranno nei laboratori del DICUS, ospitati nel Campus di Sesto Fiorentino, dove si trova la camera fredda per la decontaminazione”.
Quali saranno le analisi condotte in Ateneo?
“Unifi è specializzata nell’analisi del contenuto ionico e di Carbonio organico disciolto. Il contenuto ionico nel ghiaccio, ossia la concentrazione degli ioni, in particolare il solfato e il cloruro, permette di verificare se siamo in presenza di un regime climatico glaciale o interglaciale, e quindi conoscerne la durata dei cicli glaciali. Tramite questi campioni, inoltre, potremmo anche risolvere un mistero lontano oltre un milione di anni”.
Quale?
“Fino a circa un milione di anni fa l’alternanza tra cicli glaciali e interglaciali era di circa 40mila anni, molto più breve rispetto a quella ‘recente’, che si attesta sui 100mila anni a ciclo. A oggi, non sappiamo i motivi di questa transizione, chiamata transizione del Pleistocene medio, ma con i campioni che arriveranno speriamo di riuscire a capirne le cause”.
Unifi è da tempo impegnata nella ricerca in Antartide, come mai questi campioni sono così importanti?
“I ricercatori dell’Ateneo sono in quelle zone sin dagli anni ’90, partecipando al progetto EPICA (European Project for Ice Coring in Antarctica), attivo dal 1996 al 2005, e ad altri progetti tuttora in esecuzione. Il passo in avanti compiuto con la carota di Beyond Epica consiste appunto nel periodo a cui appartiene il ghiaccio che verrà esaminato. I campioni di EPICA, infatti, risalgono a un periodo di circa 800mila anni fa, quando l’alternanza tra cicli era già diventata più lenta. Quelli attuali, invece, superano la ‘barriera’ del milione e ci riportano indietro quando la transizione non era ancora avvenuta”.