Giornata mondiale contro la pena di morte

In un'intervista Bernardo Sordi ripercorre le tappe della tradizione abolizionista toscana e italiana e spiega perchè non trova spazio nelle carte costituzionali di altri paesi

Il 10 ottobre si celebra la giornata mondiale contro la pena di morte. Ancora oggi sono oltre cinquanta i paesi in cui questa pratica è  in vigore tra cui la Cina, l’Egitto, l’Iran e l’Arabia Saudita, ma anche la Bielorussia, unico caso in Europa, e gli Stati Uniti.

Nel dicembre 2022 centoventicinque paesi si sono espressi a favore di una moratoria universale, nello stesso anno, secondo i dati di Amnesty International, si è registrato il dato più elevato di esecuzioni dal 2017.

In questo quadro, per comprendere la portata della ricorrenza – che richiama la festa della Toscana in cui si celebra l’introduzione della prima riforma del codice penale, ad opera del Granduca Leopoldo di Lorena, avvenuta il 30 novembre 1786 –  tracciamo un excursus storico con Bernardo Sordi, docente di Storia del diritto medievale e moderno presso il nostro Ateneo.

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