Il peptide Unifi combatte l’invecchiamento della pelle

La ricerca condotta nei laboratori PeptLab è alla base di un rivoluzionario cosmetico, ora sul mercato, che protegge il collagene
Da sinistra: Paolo Rovero, Lisa Giovannelli, Fosca Errante e Anna Maria Papini

La ricerca Unifi apre la strada a un approccio rivoluzionario all’anti-ageing. Dai laboratori dell’Ateneo fiorentino arriva il principio attivo che caratterizza una nuova linea di prodotti realizzati da Relife, azienda di medicina estetica del Gruppo Menarini, e basati sul peptide modulatore del collagene Key Peptide One KP1.

“I peptidi sono corte catene di aminoacidi, da anni apprezzati come farmaci e più recentemente anche come ingredienti cosmetici. Infatti, risultano particolarmente efficaci per contrastare la perdita di collagene che caratterizza l’invecchiamento cutaneo” afferma Paolo Rovero, docente di Chimica farmaceutica del Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino (Neurofarba) e coordinatore scientifico delle ricerche che hanno portato all’individuazione e all’utilizzo in campo cosmetico di KP1.

Oltre a Rovero, la ricerca è stata condotta da Anna Maria Papini, docente di Chimica biorganica del Dipartimento di Chimica, nonché co-fondatrice e coordinatrice dell’unità di ricerca interdipartimentale di Chimica e biologia di peptidi e proteine – PeptLab, Lisa Giovannelli, docente di Farmacologia del Neurofarba, e dall’allora dottoranda Simona Pascarella.

L’intuizione sul possibile uso dei peptidi in ambito cosmetico nasce da Espikem, società nata come spin-off Unifi e oggi organizzazione di ricerca in conto terzi che si occupa di progettazione, sintesi, caratterizzazione e commercializzazione di peptidi in campo farmaceutico, biomedico e cosmeceutico.

“La nostra idea era che i peptidi si rivelassero efficaci per combattere l’invecchiamento cutaneo, andando a contrastare la perdita di collagene – spiega Rovero –. La maggior parte delle ricerche si rivolgeva alla biosintesi, stimolando le cellule a produrre più collagene, ma ben pochi studi si sono occupati di impedire la degradazione fisiologica causata dall’azione di alcuni enzimi presenti nel derma. Grazie alle risorse dei Programmi Operativi Regionali finanziati con Fondo europeo di sviluppo regionale, ottenute nel 2012, presso PeptLab (di cui Rovero è co-fondatore, ndr) e in sinergia con Espikem abbiamo intrapreso questa seconda strada attraverso un approccio ‘bio-ispirato’ basato sul peptide corto KP1, in grado di garantire una significativa attività di inibizione sugli enzimi che degradano il collagene”.

“In quanto frammento di proteina naturale – prosegue il docente – i risultati della ricerca Unifi non erano brevettabili, così Espikem ha intrapreso una collaborazione con un laboratorio di prodotti cosmetici, che ha sviluppato la formulazione di una crema. Nel 2019 arriva l’accordo con Menarini: Espikem ha ceduto il prodotto e il principio come ingrediente cosmetico non brevettato a Relife-Menarini”.

“Il lavoro di Espikem e PeptLab, a cui si è aggiunta la tecnologa Fosca Errante (PeptLab), prosegue: due anni fa – conclude Rovero – abbiamo realizzato un prodotto di seconda generazione, ancora più avanzato rispetto al KP1, per il quale abbiamo ottenuto un brevetto europeo (80% Espikem e 20% Unifi) con l’intenzione di immetterlo sul mercato come principio attivo cosmetico”.


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