Anche l’Ateneo fiorentino partecipa al Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, una delle cinque strutture previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, che conterà sul contributo di 51 partner di tutta Italia, provenienti dai settori pubblico e privato, della ricerca scientifica e dell’industria.
Il Centro, che è stato proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), sarà gestito dalla Fondazione ICSC presieduta da Antonio Zoccoli, presidente dell’Infn, e farà base al Tecnopolo di Bologna, una cittadella dell’innovazione. Uno fra i suoi principali obiettivi è costruire un’infrastruttura distribuita e trasversale che supporti la ricerca scientifica e il mondo produttivo nell’innovazione e digitalizzazione del Paese.
Per la gestione dei big data, fondamentale per affrontare le sfide presenti e future, sono necessarie ingenti risorse di calcolo, lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, come i computer quantistici, e di algoritmi e modelli matematici e statistici sempre più avanzati. In questo contesto, il supercalcolo, le simulazioni numeriche, l’intelligenza artificiale, il machine learning, le tecnologie di frontiera sono strumenti essenziali per incentivare sviluppi e scoperte sia del mondo industriale sia di quello della ricerca scientifica.
Il Centro Nazionale di Supercalcolo sarà organizzato secondo il modello Hub e Spoke: l’Hub avrà la responsabilità di validare e gestire i programmi di ricerca, le cui attività verranno elaborate e realizzate dagli Spoke che saranno 10 e cureranno altrettante aree tematiche.
Il Centro conterà su un finanziamento complessivo di quasi 320 milioni di euro; all’Ateneo fiorentino andranno quasi 3 milioni di euro. Unifi, che è presente in tutti e cinque i Centri nazionali previsti dal PNRR, partecipa all’interno del Centro di Supercalcolo a quattro aree tematiche con 10 dipartimenti e 49 docenti, ricercatrici e ricercatori.