Una squadra di cricket per Unifi

Ateneo e CUS Firenze insieme nel progetto pilota nato dalla proposta di uno studente pakistano. Gli allenamenti si terranno al Campus di Sesto

Run, Six, Bowled. Espressioni che potrebbero diventare presto familiari tra gli studenti dell’Università di Firenze.

Nasce la squadra di cricket di Unifi, progetto pilota scaturito dalla proposta dello studente pakistano Syed Ali Dilawar Shah raccolta dall’Ateneo fiorentino con l’obiettivo di costituire la prima squadra universitaria di questa disciplina. La sperimentazione si avvale inoltre della collaborazione con il CUS Firenze, che curerà l’organizzazione delle attività dei cricketer.

Per avviare l’iniziativa l’Ateneo ha impiegato i fondi del progetto PRO-BEN – University for students health, finalizzato alla promozione del benessere psicofisico e al contrasto ai fenomeni di disagio psicologico ed emotivo degli studenti.

Da sinistra: il presidente del Cus Firenze Matteo Bindi, Syed Ali Dilawar Shah e la rettrice Alessandra Petrucci

Syed, perché hai scelto Firenze per i tuoi studi? Come trovi la vita in città e come trascorri il tempo quando non sei all’Università?

Frequento il corso di laurea magistrale in Informatica, al quale mi sono iscritto nel 2023. Ho scelto l’Università di Firenze per la sua reputazione accademica, l’ambiente internazionale e l’opportunità di studiare in una città famosa per storia, cultura e innovazione. Inoltre, l’Ateneo fiorentino offre un ottimo indirizzo in cui voglio specializzarmi, Resilient and Secure Cyber Physical Systems, che risponde perfettamente ai miei obiettivi accademici e professionali. La vita a Firenze si è rivelata stimolante e accogliente, con una vivace comunità di studenti internazionali. Quando non sono in università, passo il tempo esplorando la città, incontrando nuove persone e dedicandomi al cricket, uno sport che ha sempre fatto parte della mia vita.

Da dove nasce la tua passione per il cricket? Quando ti è venuta l’idea di fondare una squadra di cricket all’Università?

La mia passione per il cricket è nata durante l’infanzia, quando ci giocavo per strada a Karachi. In seguito, sono passato al cricket con la palla dura, arrivando persino a formare una mia squadra in Pakistan. La mia famiglia mi ha sempre sostenuto, soprattutto mia sorella Anila, che mi ha incoraggiato a prendere il cricket seriamente. Ho anche avuto modo di allenarmi in un’accademia dove si allenava Fakhar Zaman, oggi giocatore internazionale pakistano. Il Bahria College mi ha sostenuto nel perseguire il cricket professionistico e la Bahria University, dove mi sono laureato in Computer Science, mi ha aiutato a trovare giocatori per la squadra.

Quando sono arrivato all’Università di Firenze, ho notato una certa separazione tra studenti internazionali e nazionali e perfino tra gli stessi studenti dell’Asia meridionale. In Pakistan non avevamo mai vissuto l’esperienza di giocatori di paesi diversi che si uniscono in un’unica squadra. Qui a Firenze ho capito che il cricket poteva essere il ponte per unire tutti. Così come il calcio è una passione in paesi come Italia, Germania, Francia e Brasile, il cricket lo è in Asia meridionale: fa parte integrante della nostra cultura. Ero convinto che il cricket fosse il modo perfetto per connettere studenti di origini diverse. Ho quindi iniziato questo percorso nell’agosto dello scorso anno e, dopo quasi dodici mesi di impegno e collaborazione, oggi vediamo i risultati con il lancio ufficiale della squadra.

Syed Ali Dilawar Shah

In che modo l’Università ti ha sostenuto e aiutato a trasformare la tua idea in realtà?

L’Università ha svolto un ruolo fondamentale nel supportare questa iniziativa: la delegata all’inclusione Maria Paola Monaco e il personale tecnico di Unifi si sono assicurati che il progetto potesse andare avanti e mi hanno aiutato nell’organizzazione di incontri e nella comunicazione. Il CUS, inoltre, ha approvato ufficialmente il progetto mostrando grande impegno nel sostenere le iniziative studentesche.

Quando inizieranno ufficialmente gli allenamenti della squadra?

Gli allenamenti sono iniziati il 15 settembre, con il supporto del CUS, e si terranno presso l’impianto Val di Rose, all’interno del Campus di Sesto Fiorentino, con sedute atletiche bisettimanali il lunedì e il giovedì. Il progetto sportivo si svolgerà per tre mesi, fino alla fine del 2025. La nuova squadra prevede la partecipazione di 15 atleti già selezionati e rappresenta un primo passo verso la costruzione di una squadra stabile. Stiamo finalizzando gli ultimi dettagli: io e gli altri studenti non vediamo l’ora di cominciare gli allenamenti.

Pensi che la nuova squadra possa rappresentare un passo importante per rafforzare le relazioni tra studenti, sia internazionali che italiani?

Sì, assolutamente. Il cricket è più di uno sport: è un modo per unire le persone. Questa nuova squadra permetterà agli studenti internazionali di condividere la loro passione e, allo stesso tempo, inviterà gli studenti italiani a scoprire qualcosa di nuovo. Spero che anche loro si uniranno, soprattutto ora che la nazionale italiana si è qualificata per la prima volta al T20 World Cup. Si tratta di un momento storico per il cricket in Italia e questo ci dà ulteriore motivazione. Con il continuo sostegno dell’Università, del CUS e dei nostri giocatori, sono fiducioso che entro il prossimo anno potremo registrarci alla Federazione Cricket Italiana. Questo ci permetterà di competere a un livello più alto e di rappresentare Unifi a livello nazionale.

 


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