Sclerosi multipla, premiata Maria Pia Amato
La scienziata fiorentina ha ricevuto il riconoscimento “Ian McDonald Memorial” dalla UK Multiple Sclerosis Society
La scienziata fiorentina ha ricevuto il riconoscimento “Ian McDonald Memorial” dalla UK Multiple Sclerosis Society
Studio collaborativo europeo su EBioMedicine, guidato dall’Università di Firenze, ha raccolto e analizzato, in pazienti affetti dalla patologia, più di 240 milioni di sequenze del recettore dei linfociti T, molecola cardine del nostro sistema immunitario. Dallo studio di questi big data multidimensionali è stata individuata una relazione fra i dati molecolari e la malattia.
Una diagnosi più accurata della sclerosi multipla, grazie a una nuova metodologia di analisi delle immagini di risonanza magnetica che permette di distinguere con precisione questa patologia da alcune fra quelle che più frequentemente la mimano, le malattie infiammatorie delle piccole arterie cerebrali. E’ il risultato dello studio internazionale coordinato dall’Università di Firenze, descritto sull’ultimo numero della rivista scientifica Annals of Neurology.
Uno studio di recente pubblicazione riporta una delle prime dimostrazioni sperimentali che la neuroprotezione, uno dei più ambiziosi ma finora elusivi obiettivi della ricerca farmacologica, almeno in alcune forme è perseguibile anche nell’uomo