Dalle montagne alle mangrovie: la ricerca Unifi per la biodiversità

Per la Giornata mondiale della conservazione della natura, Alessio Iannucci del Dipartimento di Biologia illustra il ruolo fondamentale della scienza nella salvaguardia di habitat e animali a rischio

In occasione della Giornata mondiale della conservazione della natura, che si celebra il 28 luglio, l’Ateneo fiorentino dà voce alla ricerca che tutela la biodiversità e gli ecosistemi in Italia e nel mondo. A parlare è Alessio Iannucci, ricercatore del Dipartimento di Biologia impegnato nella protezione di habitat delicati – dagli ambienti appenninici alle coste, dalle mangrovie ai tropici – e di specie iconiche come il varano di Komodo o le tartarughe marine.

Grazie a tecnologie molecolari avanzate, Iannucci utilizza il DNA ambientale, un metodo innovativo e non invasivo, per comprendere la struttura genetica delle popolazioni, individuare vulnerabilità e monitorare la presenza di specie rare.

“Fare conservazione significa non solo proteggere i servizi ecosistemici da cui dipende la nostra vita – sottolinea il ricercatore – ma anche compiere un atto etico: riconoscere il valore intrinseco della natura e imparare a rispettare le forme di vita con cui condividiamo il pianeta”.


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