Biodiversità e resilienza delle coltivazioni nel Mediterraneo
Al via il progetto coordinato da un’unità di ricerca del Dipartimento di Biologia che potrà dare indicazioni su come preservare e valorizzare la produzione di legumi.
Al via il progetto coordinato da un’unità di ricerca del Dipartimento di Biologia che potrà dare indicazioni su come preservare e valorizzare la produzione di legumi.
Porta la firma di Unifi lo studio che fa chiarezza sulle basi genetiche della cardiomiopatia dilatativa: una grave patologia tra le principali cause di trapianto cardiaco.
I ricercatori Unifi hanno individuato una nuova metodologia di sequenziamento genomico che potrà aprire la strada ad analisi più rapide delle alterazioni cromosomiche.
Le analisi del laboratorio di Genomica avanzata del Dipartimento di Biologia permettono di far luce sulle caratteristiche dell’ecosistema respiratorio dei pazienti.
Su Nature ricerca internazionale con la partecipazione dell’Università di Firenze usa lo studio delle proteine fossili per svelare i misteri dell’evoluzione.
L’intero DNA della più grande lucertola vivente al mondo è stato sequenziato per la prima volta grazie a tecniche molto avanzate. Su Nature Ecology & Evolution uno studio internazionale che porta la firma di cinque studiosi fiorentini
L’Ateneo ha partecipato alla più importante ricerca europea – pubblicata su Nature Microbiology – sulla Klebsiella pneumoniae, germe patogeno responsabile di gravi infezioni ospedaliere.
Un nuovo strumento bioinformatico in grado di rilevare in tempo reale le alterazioni geniche in malattie tumorali, analizzando i dati ottenuti da sequenziatori di DNA di ultima generazione, basati sui nanopori. E’ stato realizzato da un gruppo di ricerca UNIFI, grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.
Studio pubblicato sul New England Journal of Medicine identifica le caratteristiche genetiche dei pazienti con una famiglia di tumori del sangue che possono progredire in forme più aggressive.
Un super fertilizzante naturale ottenuto grazie a una tecnica di trapianto genetico. E’ il risultato raggiunto dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Biologia coordinato da Alessio Mengoni e da Marco Fondi.