Estetica e Zoologia per la tutela delle farfalle a rischio
Il progetto coordinato dai Dipartimenti di Lettere e Filosofia e di Biologia affronta le minacce legate alla crisi ecologica con il contributo delle scienze umanistiche.
Il progetto coordinato dai Dipartimenti di Lettere e Filosofia e di Biologia affronta le minacce legate alla crisi ecologica con il contributo delle scienze umanistiche.
La ricerca di una rete internazionale, con la partecipazione di Unifi, ha stimato non solo il numero totale ma anche quello delle specie che potremmo ancora individuare. Una ricchezza, in termini di biodiversità, da proteggere.
Studio coordinato dal Dipartimento di Biologia denuncia il pericolo per le farfalle appenniniche derivante dai cambiamenti climatici, grazie ai dati raccolti con la collaborazione dei cittadini.
Uno studio Unifi, pubblicato su “Biodiversity and Conservation” in collaborazione con il MUSE – Museo delle Scienze di Trento, stima per la prima volta il numero di questi rari felini nell’impervia regione asiatica.
Il progetto Pastoralp, guidato dall’Ateneo nell’ambito del programma europeo Life, indaga la vulnerabilità delle risorse per la pastorizia sulle Alpi per proporre alcune strategie di adattamento. Un video raccoglie i contributi dei ricercatori e degli stessi allevatori.
Pubblicato su Biological Conservation una ricerca Unifi, in collaborazione con il MUSE – Museo delle Scienze di Trento, su globalizzazione ed ecologia in Mongolia.
Pubblicata su PNAS una ricerca internazionale, coordinata dai ricercatori del Dipartimento di Biologia, che ha registrato il picco più basso nella varietà di specie di invertebrati essenziali per la resilienza dei mangrovieti.
Un progetto applicativo della ricerca del Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali ha portato alla realizzazione di un prototipo di frutteto biologico che si propone come nuovo modello produttivo. Con la collaborazione del Comune di Calenzano e il contributo di Fondazione CR Firenze.
Uno studio coordinato dall’Università di Firenze ha ricostruito la varietà e la distribuzione delle specie del nostro continente con l’obiettivo di salvaguardarne la biodiversità
Il primo studio genomico sui fagioli antichi, di cui ha fatto parte l’Ateneo, rivela che tra 600 e 2500 anni fa gli antichi agricoltori delle Ande selezionavano i legumi, preservando la variabilità genetica.