Più cashmere? Meno leopardi delle nevi
Pubblicato su Biological Conservation una ricerca Unifi, in collaborazione con il MUSE – Museo delle Scienze di Trento, su globalizzazione ed ecologia in Mongolia.
Pubblicato su Biological Conservation una ricerca Unifi, in collaborazione con il MUSE – Museo delle Scienze di Trento, su globalizzazione ed ecologia in Mongolia.
Pubblicata su PNAS una ricerca internazionale, coordinata dai ricercatori del Dipartimento di Biologia, che ha registrato il picco più basso nella varietà di specie di invertebrati essenziali per la resilienza dei mangrovieti.
Un progetto applicativo della ricerca del Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali ha portato alla realizzazione di un prototipo di frutteto biologico che si propone come nuovo modello produttivo. Con la collaborazione del Comune di Calenzano e il contributo di Fondazione CR Firenze.
Uno studio coordinato dall’Università di Firenze ha ricostruito la varietà e la distribuzione delle specie del nostro continente con l’obiettivo di salvaguardarne la biodiversità
Il primo studio genomico sui fagioli antichi, di cui ha fatto parte l’Ateneo, rivela che tra 600 e 2500 anni fa gli antichi agricoltori delle Ande selezionavano i legumi, preservando la variabilità genetica.
Uno studio coordinato dal Dipartimento di Biologia ha ricostruito la varietà e distribuzione delle specie italiane e il rispettivo rischio di estinzione. I dati raccolti con la collaborazione di centinaia di cittadini.
Uno studio con la partecipazione del Sistema Museale di Ateneo segnala, nel tratto fiorentino dell’Arno, la quasi completa sostituzione di pesci, molluschi e crostacei locali ad opera di specie invasive. Con conseguenze pesanti sulla biodiversità.
Unifi è impegnata con altre università europee al fianco di tre atenei del paese africano per favorire la valorizzazione del patrimonio naturale e accrescerne la tutela.
La domanda che si sono posti i ricercatori del Dipartimento di Biologia permette di far luce su biodiversità e storia evolutiva delle specie siciliane, separate dal continente da un breve tratto di mare ma geneticamente assai diverse dalle popolazioni della penisola.
I primi risultati delle azioni per la conservazione di uno degli habitat più particolari della Terra sono oggetto di uno studio internazionale con la partecipazione dell’Ateneo.