“A futura memoria”

Si intitola così il laboratorio permanente rivolto agli studenti sui temi della memoria, dei diritti umani e del contrasto a razzismo e discriminazione. Sarà dedicato a Liliana Segre, Andra e Tatiana Bucci e Vera Vigevani Jarach.
Archivio fotografico 123rf.com - Riproduzione riservata
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La proposta di creare, dentro il nostro ateneo, un Laboratorio permanente contro ogni forma di razzismo e discriminazione nasce principalmente dalla volontà di contrastare il clima di intolleranza che si è gradualmente diffuso nella nostra società. Crediamo che il compito dell’Università non possa essere esclusivamente quello di fornire competenze tecniche e scientifiche da utilizzare nel mondo del lavoro, ma debba necessariamente essere anche quello di creare momenti di riflessione e di confronto di ampio respiro, quello di offrire agli studenti opportunità formative per diventare cittadini consapevoli e impegnati per il bene comune. Purtroppo non possiamo dare per scontato che il razzismo e i pregiudizi nei confronti della diversità siano superati, le cronache quotidiane ci dicono invero il contrario, e ci avviciniamo a un passaggio storico delicato, quello nel quale dovremo fare i conti con la scomparsa dei testimoni che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze più drammatiche dei crimini atroci commessi nel XX secolo, proprio sulla base di teorie razziste e discriminatorie.

Da qui l’idea di dedicare idealmente il Laboratorio a Liliana Segre, Andra e Tatiana Bucci e Vera Vigevani Jarach, infaticabili e preziose testimoni d’impegno civile dalle quali vorremmo trarre ispirazione e provare umilmente a raccogliere il testimone per passarlo ai nostri studenti con l’augurio che si impegnino ad agire nel presente.

Per questo siamo sinceramente grati a Ugo Caffaz, Consigliere per le politiche della Memoria della Regione Toscana, che da molti anni si occupa della formazione degli insegnanti e degli studenti delle scuole superiori e dell’organizzazione degli eventi per il Giorno della Memoria, per il suo sostegno all’iniziativa e per la sua attiva collaborazione, che ci onora e ci rende orgogliosi. Il prezioso lavoro di formazione di docenti e studenti della scuola di secondaria di secondo grado, organizzato dalla Regione Toscana con l’ausilio del Museo della Deportazione e della Resistenza, al quale abbiamo il privilegio di partecipare attivamente, merita di essere accompagnato da un percorso formativo parallelo per gli studenti universitari. Sta anche a noi, nel nostro ruolo di educatori, impegnarci a preservare e custodire la memoria storica degli eventi più bui del XX secolo affinché non si affievolisca, sta anche a noi realizzare percorsi di attualizzazione della memoria, percorsi formativi che analizzino anche gli eventi presenti per rendere gli studenti consapevoli delle analogie e delle differenze con il passato, che li coinvolgano nell’elaborazione di strategie di contrasto a qualsiasi forma di razzismo e discriminazione e nella diffusione di un clima di rispetto per i diritti fondamentali di ogni essere umano. Fonte di ispirazione per le attività del Laboratorio è anche la figura umana e professionale di Antonio Cassese, per lunghi anni docente di diritto internazionale nel nostro Ateneo, Presidente e Giudice del Tribunale internazionale per i crimini commessi nella ex-Jugoslavia, la cui attività è sempre stata caratterizzata da un forte impegno civile per la tutela dei diritti dell’umanità. Un’eredità preziosa per guidare il nostro lavoro.

Dall’esigenza di collegare passato e presente deriva anche il nome che abbiamo scelto: “A futura memoria”. Dice il Nuovo Dizionario De Mauro per illustrare questa locuzione: “di un esame di testimonianza, che si svolge anticipatamente rispetto alla prassi normale per timore di futura impossibilità”. Come un monito dato a noi stessi e ai nostri colleghi a fare la nostra parte in tempo utile.

Nel nostro ateneo sono molte e variegate le competenze che possono essere messe al servizio del Laboratorio; una delle prime attività che ci proponiamo di realizzare è una mappatura delle attività di docenti e ricercatori che si occupano di tematiche connesse alla Memoria e più in generale al razzismo, alla non discriminazione, alla tutela dei diritti umani da diverse prospettive disciplinari. La mappatura consentirà di mettere in rete i colleghi che si occupano di questi temi e di valorizzare ciò che già esiste a livello di ricerca e di didattica, in modo che gli studenti possano anzitutto approfittare delle proposte già presenti nell’offerta formativa. Vorremmo altresì muovere un passo ulteriore e proporre attività e incontri dedicati a tutti gli studenti, indipendentemente dal corso di studi che hanno scelto, per accompagnarli a confrontarsi con i temi della tutela dei diritti umani e del contrasto a ogni forma di discriminazione in maniera informata e critica. Non solo incontri e conferenze, ma presentazioni di libri, proiezioni di film e documentari, spettacoli teatrali. Le iniziative del Laboratorio e le attività di formazione dirette agli studenti dell’ateneo saranno aperte a tutta la cittadinanza e messe a disposizione del patto anti-razzista della città di Firenze lanciato dal sindaco Nardella, cui il rettore Luigi Dei ha prontamente aderito.

Sarà proprio il rettore a inaugurare la prima iniziativa concreta con la quale prendono avvio le attività del laboratorio. La proposta consiste in un breve percorso di preparazione per i 120 studenti dell’Università di Firenze che parteciperanno il 27 gennaio 2020 al Meeting in occasione del Giorno della Memoria organizzato dalla Regione Toscana al Mandela Forum di Firenze (organizzato principalmente per le scuole superiori). La proposta si articola in 4 incontri, tre precedenti e uno successivo al 27 gennaio 2020, che si terranno presso il Polo delle scienze sociali a Novoli e saranno aperte ai 120 studenti iscritti all’evento del 27 gennaio 2020, a tutti gli studenti dell’ateneo e al pubblico cittadino.

Il primo incontro è previsto per il 17 gennaio alle 10 con una lezione del Magnifico Rettore Luigi Dei su “Primo Levi e il Sistema Periodico: Chimica, Letteratura, Memoria”, lezione magistrale già proposta in molte città italiane e straniere. Per quanto riguarda l’impegno dell’Università nella preparazione degli studenti che partecipano alle iniziative della Regione Toscana sul tema della Memoria, si tratta di una prima iniziativa in vista di un percorso più articolato, che sarà proposto nell’autunno del 2020, per preparare i 20 studenti dell’ateneo fiorentino che andranno sul Treno della Memoria che sarà organizzato dalla Regione Toscana nel gennaio del 2021.

(Micaela Frulli, Luca Bravi)


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