Tra i tanti giovani caduti in Toscana durante la Resistenza al nazifascismo, alcuni erano o erano stati studenti dell’Ateneo fiorentino. All’indomani della Liberazione, in tre furono insigniti della medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Due erano donne.
È ricordando una di loro, Anna Maria Enriques Agnoletti, che giovedì 25 aprile Unifi ricorda il 79esimo Anniversario della Liberazione. Nata a Bologna nel 1907, Anna Maria si iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo fiorentino. Costretta a lasciare il suo impiego presso l’Archivio di Stato di Firenze in quanto figlia di padre ebreo, riuscì a ritrovare un impiego presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. A Roma, Anna Maria aderì al primo nucleo Cristiano sociale, assumendo un ruolo da protagonista nell’elaborazione del pensiero e nella propaganda attiva, fino a entrare nella Resistenza.
Dopo l’8 settembre 1943 tornò a Firenze, dove fornì documenti falsi a molti ebrei che poterono così mettersi in salvo. Il 15 maggio 1944, tradita da un delatore, fu arrestata dai nazifascisti. Dopo le torture subite a Villa Triste, il 12 giugno venne portata nei boschi di Cercina e uccisa insieme ai membri di radio CoRa.