Bio2energy, ricerca per produrre energia rinnovabile dai rifiuti

Il progetto ha visto la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale ed è stato condotto in via sperimentale presso il depuratore di Viareggio.

Produrre energia rinnovabile dai rifiuti organici. E’ la sfida, nel segno dell’economia circolare, con cui si sono misurati un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze, del Pin di Prato e del CNR ICCOM nell’ambito del progetto regionale FAR FAS ‘Bio2energy’, finanziato dalla Regione Toscana con tre milioni di euro, coordinato da Sea Risorse, e la partecipazione di Alia e Cavalzani Inox. I risultati del progetto sono stati presentati in Aula magna del Rettorato di Firenze lo scorso 15 febbraio.

Bio2energy è un modello per il trattamento dei rifiuti in grado di produrre biometano e bioidrogeno dalla sinergia tra materiale organico (proveniente dalla raccolta differenziata) e fanghi di depurazione (provenienti da impianti di depurazione dell’acqua), attraverso un processo che si definisce di codigestione anaerobica: in assenza di ossigeno si ottiene la degradazione del materiale organico e la produzione di biogas.

Facciamo un passo indietro. L’idea del progetto FAR FAS Bio2energy nasce nel 2014 per far fronte alla mancanza di impianti per il trattamento di rifiuti organici (l’umido della raccolta differenziata) e lo smaltimento dei fanghi derivati dal processo di depurazione dei reflui urbani.

L’obiettivo del progetto è stato quella di unire le esigenze del mondo del trattamento delle acque e di quello del trattamento dei rifiuti promuovendo un approccio innovativo: usare la sezione di trattamento fanghi dei depuratori esistenti come piattaforma duale per recuperare entrambi gli scarti organici.

Finanziato dal settembre 2016, il progetto Bio2energy è stato condotto presso il depuratore di Viareggio. Sfruttando il digestore anaerobico gi