La persona al centro della cura

Nei policlinici universitari fiorentini metodi di cura complementari portano in reparto musica, arte, teatro e clown terapia, ma anche animali addestrati ad assistere i pazienti. Un’esperienza consolidata raccolta nel nuovo Master Unifi che mette al centro le persone.
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I clown negli ospedali pediatrici come il Meyer sono ormai una presenza familiare che aiuta i pazienti più piccoli ad affrontare la malattia e la sua cura. Siamo meno abituati a un cane in un reparto ospedaliero, eppure a Careggi sono almeno cinque anni che golden retriver adeguatamente addestrati interagiscono con le persone in attesa di terapia ed entrano persino nei reparti di rianimazione, dove forniscono la loro speciale assistenza, ad esempio, a pazienti soli.

Un’esperienza collaudata di attenzione alla persona, prima che alla malattia, che si traduce adesso in formazione, con il Master “Principi e modalità delle terapie complementari ed assistite con animali in ambienti ospedalieri complessi” del Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica, coordinato da Marco Matucci Cerinic e Adriano Peris della azienda ospedaliero-universitaria Careggi.

“Umanizzare le cure significa mettere al centro l’individuo, con le sue caratteristiche e il suo personale approccio all’esperienza della malattia, e farsi carico non solo degli aspetti fisici ma anche di quelli psicorelazionali, per aumentare il benessere e la collaborazione alle cure mediche”.

Il corso di II livello è aperto a un’ampia platea di laureati, dal medico all’antropologo, dallo psicologo al musicologo, interessati ad applicare nel contatto con il malato un’altrettanto ampia gamma di modalità di interventi.

“I cani giocano con i bambini e con gli adulti – racconta Matucci Cerinic -. La loro amicizia fa bene soprattutto ai piccoli e gli anziani e nei nostri reparti vengono coinvolti anche per facilitare la riabilitazione motoria”.

Oltre alla pet therapy e la clownterapia, nei 9 mesi di corso gli allievi studieranno i benefici delle terapie complementari basate su arte, teatro, musica, agopuntura, fitoterapia e con i docenti del corso, ricercatori e medici, approfondiranno le potenzialità dell’assistenza psicologica, spirituale e della meditazione e lavoreranno a progetti ed esperienze cliniche adatte a età e tipologie di pazienti diversi.

“La vita in ospedale purtroppo non è quella di tutti i giorni – conclude il docente – e chi opera a contatto con il malato deve sapersi fare carico anche di questo stress, per accompagnarlo in un’esperienza che sia meno dolorosa possibile”.

 

Le informazioni sul Master  sono disponibili online


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