Giorgio Vasari e la figura dell’intellettuale architetto

L'Ateneo fiorentino ha offerto il contributo scientifico e organizzativo per la mostra ospitata nella storica dimora del maestro aretino. La manifestazione fa parte del programma di iniziative per i 450 anni dalla morte e ha visto come protagonisti gli studenti del Master Museo Italia di Architettura

Dagli affreschi ai decori fino agli arredi, durante gli anni trascorsi nella città natale Giorgio Vasari plasma la sua storica dimora rendendola non solo un inestimabile gioiello d’arte, ma anche un vero e proprio manifesto del nuovo ruolo sociale dell’artista e dell’architetto, intellettuale e cortigiano.

Per  il ciclo di iniziative di “Arezzo. La città di Vasari”, l’Ateneo fiorentino ha offerto il proprio contributo scientifico e organizzativo alla mostra “Il disegno fu lo imitare il più bello della natura. La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell’intellettuale architetto”, rassegna che da domenica 8 settembre al Museo di Casa Vasari si propone di riscoprire la poliedrica forma mentis del genio aretino attraverso le stanze che ne furono abitazione e spazio creativo.

La mostra è stata curata dalla docente Unifi di Storia dell’architettura Emanuela Ferretti e dalla direttrice e referente tecnica del Museo Casa di Vasari Rossella Sileno, in sinergia con il Master Museo Italia – Dipartimento di Architettura diretto da Paolo Zermani e FSC® ITALIA.

L’inaugurazione si terrà sabato 7 settembre alle 10 presso il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna e a seguire è in programma una visita guidata. La mostra sarà visitabile fino al 2 febbraio 2025.

Sala del trionfo della Virtù̀, dettaglio del dipinto al centro del soffitto ©MiC Direzione regionale Musei nazionali della Toscana

Il percorso si articolerà in nuclei tematici, strettamente connessi e dialoganti, con disegni, manoscritti, modelli e opere significative in rapporto con le decorazioni pittoriche della Casa e la poetica vasariana. La genealogia artistica di Vasari sarà approfondita nella Camera della Fama e delle Arti, dove l’importanza dell’architettura per l’artista verrà evocata dal modello di uno dei capitelli del loggiato degli Uffizi, appositamente realizzato per l’esposizione, mentre i significati simbolici degli affreschi della Camera di Apollo e delle Muse e il rapporto con Cosimo I saranno enfatizzati dalla presenza dell’Apollo di Willem van de Tetrode dalle Gallerie degli Uffizi, prezioso esempio del collezionismo mediceo.

Proseguendo, nella sala detta della Cucina, verrà presentato un approfondimento sulla fortuna novecentesca di Vasari pittore/architetto, attraverso i disegni di Vincenzo Fasolo (1885-1969) e un approfondimento sul rapporto fra alcuni dei grandi maestri del Moderno e le loro abitazioni-manifesto.

Infine, la Sala del Trionfo e della Virtù ospiterà la splendida Diana Efesina dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, messa in relazione con la rappresentazione della stessa divinità che Vasari dipinse al centro della parete d’ingresso alla sala, riprendendo un tema iconografico che si afferma nel Cinquecento e che si identifica con la forza creatrice della Natura.

L’iniziativa va ad arricchire l’articolato programma di “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di esposizioni, percorsi e approfondimenti che fino a febbraio 2025 renderà omaggio al maestro in occasione dei 450 anni dalla morte, promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo, in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e Gallerie degli Uffizi, a cura del comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi.

Museo di Casa Vasari, Camera di Apollo e delle Muse, decorazione pittorica della volta ©MiC-Direzione regionale Musei nazionali della Toscana

“Siamo lieti di vedere che la collaborazione fra l’Università e la Direzione regionale Musei nazionali Toscana abbia avuto un primo esito concreto e di grande qualità scientifica, con rilevanti connessioni con gli aspetti formativi – dichiara Paolo Zermani –. Questa esperienza costituisce l’occasione per comprendere meglio il mondo di Vasari, nel quale affonda le proprie radici la cultura artistica architettonica italiana, offrendo così significativi spunti di riflessione”.

“La curatela di una mostra è un’attività che si basa sulla collaborazione e la condivisione – approfondisce la co-curatrice Emanuela Ferretti – mettendo a frutto l’integrazione fra saperi, competenze e sensibilità diverse. Questo progetto espositivo è stata una occasione importante sia per tornare su temi di ricerca consolidati, sia per approfondire aspetti significativi del mondo di Vasari relativamente all’architettura. Non meno rilevante è stata l’esperienza formativa che ha permesso di coinvolgere attivamente le allieve e gli allievi del Master Museo Italia”.

“Arezzo. La città di Vasari” è promossa da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo e gode del patrocinio di Ministero della Cultura, partner dell’iniziativa Archivio di Stato di Arezzo, Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Biblioteca Città di Arezzo, Fraternita dei Laici di Arezzo, Fondazione Arezzo Intour. Sponsor tecnici della mostra “Il disegno fu lo imitare il più bello della natura” Flavio Buonagurelli Broker, Dual ITALIA e FSC® ITALIA.


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