Facilitare il dialogo tra università, imprese tradizionali e la comunità degli innovatori nel settore del Design. E’ questo il compito della figura professionale che si propone di formare il progetto OD&M (“A knowledge Alliance between HEIs, makers and manufacturers to boost Open Design & Manufacturing in Europe”) finanziato nell’ambito del bando Erasmus + – Alleanze per la Conoscenza e di cui il Dipartimento di Architettura dell’Ateneo è capofila.
Il progetto, avviato all’inizio dell’anno e finanziato per 985.000 euro, avrà una durata di trentasei mesi e vedrà il coinvolgimento di dieci partner stranieri provenienti da Spagna, Regno Unito, Polonia, Paesi Bassi e Cina.
“La competitività delle imprese è sempre più affidata alla capacità di creare reti che puntino sull’innovazione – spiega Giuseppe Lotti, docente di Disegno industriale e responsabile scientifico del progetto – la sfida culturale di questo progetto è di accrescere la propensione di istituti di formazione, produttori tradizionali e creatori esperti in digitale a costruire delle alleanze che sono fondamentali per raggiungere dei risultati sul mercato.
“Favorire una condivisione delle conoscenze tra questi attori – aggiunge Lotti – sarà l’attività principale di un nuovo profilo professionale per il quale, insieme agli altri partner del progetto, stiamo definendo un percorso multidisciplinare ad hoc”.
Un’ipotesi è quella di un master con nuovi corsi di “Open design and Manufacturing” e nuovi metodi di insegnamento e apprendimento tipici dei Fablabs, officine che offrono servizi personalizzati di fabbricazione digitale.
“In questi primi mesi stiamo lavorando a una fotografia dello stato dell’arte – conclude Lotti – entro l’anno ci incontreremo di nuovo in Cina per fare il punto sulla ricerca e definire i passaggi successivi per un ulteriore sviluppo”.