L’Università di Firenze per la legalità

Due progetti, coordinati da quattro giovani Unifi, rappresentano l’Ateneo nell’iniziativa che coinvolge MUR, CRUI e Fondazione Falcone

L’Ateneo partecipa alla quinta edizione dell’iniziativa “Le Università per la legalità” con due progetti, selezionati nell’ambito del bando indetto da Ministero dell’Università e della Ricerca, Fondazione Falcone, CRUI, Regione Sicilia, Consiglio nazionale degli studenti universitari e Università di Palermo.
Il primo progetto, “Criminalità mafiosa: memoria e cultura della legalità”, presentato da Lorenzo Tombelli, Giulia Maria Pia Rossi e Noemi Ritrovati, iscritti all’ultimo anno del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, prevede la realizzazione un ciclo di incontri, dedicati ai procuratori Piero Luigi Vigna e Gabriele Chelazzi, che si svolgeranno a partire da marzo 2022 al Dipartimento di Scienze giuridiche. L’iniziativa, con il coordinamento di Carlotta Conti, vedrà l’avvicendamento di numerosi relatori, fra cui docenti universitari e magistrati, per affrontare i temi dell’antimafia e dello studio del fenomeno mafioso.
Il progetto “Masticare la legalità – come si alimenta l’illecito nel piatto” è ideato da Antonio Deiana, con il coordinamento di Nadia Mulinacci, del Dipartimento di Neuroscienze, psicologia, area del farmaco e salute del bambino. Frutto anche dell’esperienza di Deiana nel percorso di preincubazione Unifi “Museo metabolico”, il progetto prevede 12 incontri rivolti agli studenti Unifi e dedicati alle agro-mafie e all’approfondimento di un modello di alimentazione che non scenda a compromessi con la legalità; vi parteciperanno esperti del settore alimentare, autorità di controllo, associazioni di consumatori e realtà virtuose di recupero della legalità.
Le studentesse e i due giovani colleghi hanno presentato i rispettivi progetti lo scorso 23 novembre a Palermo, durante la presentazione dell’iniziativa alla quale hanno partecipato anche la ministra Maria Cristina Messa e Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso a Capaci e presidente della Fondazione Falcone.


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