Più donne, occupazione e sguardo aperto sul mondo: focus sui dottorati Unifi

Per il 41° ciclo l'Ateneo ha finanziato direttamente 137 borse, il numero più alto mai registrato, e attende 305 nuovi arrivi

L’Ateneo fiorentino si prepara ad accogliere i nuovi dottorandi per l’anno accademico 2025-2026 e lo farà con una grande novità: mercoledì 5 dicembre, al Campus delle Scienze Sociali, Unifi organizza il suo primo Welcome Day dedicato agli oltre 300 nuovi arrivi che intraprenderanno questo percorso di alta formazione, durante il quale verranno presentati i coordinatori e illustrati i servizi. La giornata di benvenuto non sarà l’unico cambiamento, perché il 41° ciclo arricchisce l’offerta Unifi con due nuovi corsi: uno in area biomedica e uno dedicato all’invecchiamento della popolazione articolato nei tre curricula psicologico, sociologico-demografico e medico.

“Il Welcome Day conferma la grande attenzione riservata dall’Università ai propri studenti e dottorandi, testimoniata dalle statistiche di AlmaLaurea per il 2024: il livello di soddisfazione complessiva espresso per l’attività di ricerca svolta nei corsi di dottorato si attesta su una media di 8,1 su 10, un dato che conferma la qualità della formazione offerta dall’Ateneo” spiega Stefano Cannicci, delegato a Dottorato di ricerca e attività dell’Istituto Universitario di Studi Superiore.

“Come sottolinea un recente articolo pubblicato sulla rivista Nature – prosegue – la figura del tutor si conferma centrale nella soddisfazione dei dottorandi. A Firenze l’attenzione al rapporto tra supervisore e dottorando è parte integrante della cultura formativa: la capacità di accompagnare i giovani ricercatori con competenza e continuità rappresenta un fattore essenziale per la carriera accademica e la serenità professionale. Supervisori e tutor – aggiunge – sono figure centrali nel percorso formativo dei dottorandi e nella qualità dell’offerta: la loro attività costituisce un ‘ponte del sapere’ tra generazioni di ricercatori”.

La qualità dell’offerta viene confermata ancora dall’indagine di AlmaLaurea 2024. Oltre la metà delle persone che hanno completato il ciclo ha svolto un periodo di formazione all’estero, mentre la grande maggioranza ha pubblicato parte dei propri lavori su riviste scientifiche nazionali e internazionali di alta fascia.

Inoltre, secondo la rilevazione il 93% dei dottori di ricerca risulta occupato a un anno dal conseguimento del titolo e il 95% dichiara di utilizzare nel proprio impiego le competenze acquisite durante il dottorato. Molti di coloro che già lavoravano prima di iniziare il percorso affermano che il dottorato ha rappresentato un’occasione di crescita e di avanzamento nella carriera.

Sul fronte della parità di genere, per la prima volta negli ultimi anni il rapporto tra coloro che hanno concluso il percorso dottorale è risultato nel 2024 a favore delle donne, che rappresentano il 53% dei nuovi dottori di ricerca, con numeri in crescita anche nelle discipline di area STEM.

Tornando al 2025, il 41° ciclo segna un record sul piano delle risorse. “Le borse di dottorato finanziate dall’Ateneo sono state 137, il numero più alto mai registrato, con un investimento complessivo di circa 12 milioni di euro – sottolinea Cannicci –. A queste si aggiungono le borse finanziate con fondi PON e PNRR, oltre alle borse Pegaso sostenute dalla Regione Toscana, che promuovono progetti di ricerca in collaborazione con imprese, enti pubblici e centri di alta formazione, rafforzando il legame tra università e territorio. Grazie a questi finanziamenti, il ciclo 2025-2026 sarà uno dei più partecipati di sempre, con 33 corsi di dottorato e 305 posti banditi, che si andranno ad aggiungere ai 1.117 dottorandi e dottorande già iscritti”.


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