Primo dottore magistrale in Geoengineering, corso di laurea biennale, di respiro internazionale, insegnato completamente in inglese e dedicato alla formazione interdisciplinare di esperti nel monitoraggio, progettazione e gestione di soluzioni per la riduzione del rischio geo-idrologico.
Stefano Mori lo scorso 29 aprile ha discusso online – come richiesto dall’attuale emergenza sanitaria – una tesi dal titolo “Spatio-temporal dynamics of flood regulating services in the Arno River basin” (Dinamica spazio-temporale dei servizi ecosistemici di regolazione dei fenomeni alluvionali nel bacino del fiume Arno). Erano relatori i docenti Unifi Enrica Caporali e Tommaso Pacetti, insieme a Luigia Brandimarte del KTH – Royal Institute of Technology di Stoccolma (Svezia), dove lo studente nel corso del 2019 ha svolto parte del lavoro di tesi grazie al programma di mobilità internazionale ERASMUS+ Traineeship.
Il curriculum formativo, di libero accesso, è stato avviato due anni fa, grazie alla collaborazione fra il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale e il Dipartimento di Scienze della Terra, nell’ambito delle attività della Cattedra UNESCO “Prevenzione e gestione sostenibile del rischio idrogeologico”. Geoengineering è uno dei corsi di laurea magistrali internazionali offerti dall’Ateneo. Vi partecipano studenti da tutto il mondo, in un numero via via crescente; per il prossimo anno accademico, sono già pervenute 90 richieste di iscrizione provenienti da 8 Paesi diversi.
Il percorso, di cui è referente Enrica Caporali, è inquadrato nella Classe delle lauree magistrali in Ingegneria per l’ambiente e il territorio, e si colloca all’interno del Consiglio unico dei corsi di studio in Ingegneria civile, edile e ambientale, presieduto da Gianni Bartoli.