Grande successo all’Expo di Osaka per “T-POWER: Life Sciences Made in Tuscany. Innovating for Saving, Empowering, and Connecting Lives”, progetto coordinato dall’Ateneo fiorentino che racconta l’eccellenza della ricerca toscana nell’ambito delle scienze della vita.
In Giappone, Unifi è stata protagonista al Padiglione Italia alla testa del partenariato che ha animato il progetto, composto dagli atenei della regione e dal CNR – Istituto Nazionale di Ottica e mirato a informare sugli sviluppi tecnologici generati nell’ecosistema dell’innovazione Tuscany Health Ecosystem (THE) finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Giovedì 17 e venerdì 18 luglio il gruppo di professori e ricercatori, guidato dalla prorettrice alla ricerca Debora Berti e dalla delegata ai rapporti internazionali Giorgia Giovannetti, ha presentato i vari progetti nati nel THE, incentrati su innovazione in diagnostica di precisione e medicina personalizzata, tecnologie robotiche e soluzioni assistive, oltre a progetti per il benessere sociale e l’inclusione.
A inaugurare le due giornate dedicate a T-Power è stato il commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Mario Vattani.
All’interno del Padiglione Italia, lo spazio dedicato al progetto made in Tuscany ha ospitato un’installazione video permanente, curata dall’Università di Firenze, che ha illustrato il modello toscano per un ecosistema integrato di Life Sciences, declinato secondo le tre priorità dell’Expo di Osaka: saving lives, empowering lives e connecting lives. Il filmato ha mostrato l’avanzamento tecnologico e scientifico delle Life Sciences toscane, nonché l’impatto sulle vite degli individui e sulla comunità, integrando elementi storico-artistici e peculiarità del territorio.
I visitatori hanno potuto conoscere ed esplorare le innovazioni biomediche in ambito di diagnostica di precisione e medicina personalizzata, robotica e benessere sociale grazie all’esposizione – coordinata dall’Università di Pisa – dei prototipi presentati al mattino dai ricercatori e dalle ricercatrici dei partner di progetto, sviluppati nell’ambito di THE.
Inoltre, lo spazio T-POWER ha ospitato incontri e workshop tematici, coordinati dal CNR di Pisa, dedicati a ricerca oncologica, neuroscienze, radioterapie avanzate, invecchiamento attivo e medicina di precisione. Questi momenti hanno rappresentato occasioni di scambio e collaborazione con università, centri di ricerca e aziende giapponesi, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo scientifico internazionale e promuovere nuove sinergie.
T-POWER si propone come hub di connessione globale, promuovendo soluzioni condivise per le sfide sanitarie del futuro, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
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“L’Università di Firenze – spiegano la prorettrice alla ricerca Debora Berti e la delegata ai rapporti internazionali e accordi multilaterali Giorgia Giovannetti – accetta la sfida della salute e del benessere come orizzonte strategico di ricerca avanzata. È questa l’anima di T-POWER, il progetto che ha consentito la partecipazione di tutti gli atenei toscani e del CNR a Expo 2025, che nasce dalla sinergia sorta grazie al Tuscany Health Ecosystem (THE), l’ecosistema toscano dell’innovazione nelle scienze della vita”.
“Il contributo dell’Ateneo fiorentino – aggiungono – si sviluppa in particolare su due fronti principali: la medicina predittiva e personalizzata, attraverso l’identificazione precoce di marcatori di rischio in vari ambiti, da quello cardiovascolare a quello neurologico; le tecnologie per la salute, come sensori indossabili e robot socioassistenziali (che facilitano la relazione medico-paziente e supportano il monitoraggio di condizioni neurodegenerative) e strumenti 3D per la formazione chirurgica e la riabilitazione.
“A questo – concludono – si aggiunge la forza della ricerca interdisciplinare (dalla biologia alla demografia, fino alla sociologia) finalizzata a sviluppare soluzioni proattive che trasformino la sfida dell’invecchiamento della popolazione in un’opportunità di innovazione e cambiamento sociale, realizzate all’interno del partenariato esteso Age-IT e il centro di ricerca fiorentino Age-Florence”.
I progetti Unifi a Osaka

Technology That Cares: Human-Robot Interaction for Brain Health
Con Nao Robot, Unifi ha realizzato un sistema robotico umanoide con sensori indossabili e oggetti intelligenti sensorizzati, all’interno di un’architettura cognitiva progettata per applicazioni di diagnosi e riabilitazione nelle malattie neurodegenerative e del neurosviluppo.
L’intero sistema interagisce attivamente con il paziente, stimolandone l’attenzione e il coinvolgimento, mentre acquisisce indicatori comportamentali, come mimica facciale, espressioni emotive e performance motorie. Grazie alla sinergia tra robotica e sensori intelligenti, si crea un ambiente interattivo in grado di personalizzare i percorsi riabilitativi e identificare nuovi biomarcatori.
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DANTE – The dexterous hand exoskeleton for assistance and rehabilitation
È l’ultimo esoscheletro di mano sviluppato dai ricercatori dell’Ateneo fiorentino. Questa soluzione è progettata per supportare pazienti con difficoltà di movimento, facilitando la ripresa delle funzionalità attraverso un sistema intuitivo e adattabile. Durante la live demo al Padiglione Italia, è stato possibile osservare il dispositivo in azione, testarne la capacità di interagire con la mano e comprenderne i benefici per la terapia robot-assistita.
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3D innovation for tailored medical care
Si tratta di simulatori pediatrici utilizzati per la formazione su intubazioni difficili, tracheotomie e chirurgia toracoscopica. I dispositivi sono realizzati con stampa 3D e materiali che riproducono fedelmente anatomia e dinamiche cliniche. È inoltre possibile provare un dispositivo per la riabilitazione di mano e arto superiore, che integra un serious game (giochi pensati non per intrattenere ma per educare o insegnare) con tecnologia pneumatica e sensori per esercizi personalizzati e monitoraggio in tempo reale, favorendo il recupero funzionale.
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