Creare un punto di incontro tra aziende che offrono prodotti e servizi ecosostenibili e consumatori consapevoli, attenti alla trasparenza e all’impegno sociale dei brand. Questa l’idea alla base del progetto di Janet Pitarresi, studentessa Unifi di Scienze giuridiche, che le è valsa il Premio Vivere a Spreco Zero. Il riconoscimento, giunto alla decima edizione, è assegnato alle migliori buone pratiche per lo sviluppo sostenibile.
La studentessa – che partecipa anche al percorso Impresa Campus Unifi per la diffusione della cultura imprenditoriale nell’ateneo fiorentino – è stata selezionata nella categoria cittadini “per le ricerche sulle green cities come presidio pragmatico di contrasto alla tendenza al cambiamento climatico e di miglioramento della qualità della vita delle persone nelle città”.
La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 29 novembre a Bologna.

Lo scorso giugno fra l’altro, Pitarrresi era risultata tra i vincitori del concorso “Visioni di Futuro” sui temi della transizione ecologica e della parità di genere, iniziativa promossa dal Gruppo Sole 24 Ore e dal Festival dell’Economia di Trento.
In quell’occasione aveva presentato un elaborato relativo all’ideazione di un marchio “Urban Jungle” – che prende le mosse dal progetto “Prato Urban Jungle” e si propone di promuovere in altre città italiane il modello messo a punto dall’architetto Stefano Boeri e dal biologo Stefano Mancuso, docente di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree e gestito dallo spinoff Unifi Pnat.