Usa la testa, scegli il casco migliore

Una ricerca ha analizzato tutta la letteratura tecnica disponibile per capire quali sono gli elementi per avere la massima protezione. Lo studio, realizzato con il contributo dell'Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, sarà illustrato anche nel corso della Notte dei Ricercatori 2018 a Firenze.
Archivio fotografico 123rf - riproduzione riservata
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Nelle città europee sempre più congestionate dal traffico, le moto e gli scooter sono una risorsa fondamentale per la mobilità personale, grazie alla loro agilità nel muoversi nel traffico. Le moto sono, inoltre, motivo di grande diletto per molti, in tutte le fasce di età. Purtroppo però i motociclisti e gli scooteristi sono utenti molto più a rischio rispetto agli occupanti di auto, soprattutto in ambito urbano, a causa della limitata protezione offerta e delle inferiori dotazioni di sicurezza di cui solitamente sono provvisti i motocicli. L’unica protezione obbligatoria per chi utilizza le due ruote a motore è il casco, universalmente usato per la protezione della testa.

L’opportunità di approfondire la ricerca sui caschi motociclistici si è realizzata grazie alla richiesta e al contributo dell’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, che da anni si occupa di sicurezza stradale, interessata a guidare gli utenti nella scelta e nell’uso del casco. I caschi disponibili sul mercato, infatti, non sono tutti uguali, ma ci sono importanti differenze nella struttura e nei materiali che influiscono fortemente sulle relative capacità protettive.

Utilizzando una tecnica di ricerca inconsueta in ambito tecnologico, la revisione sistematica della letteratura, è stato eseguito un confronto trasversale delle diverse tipologie di casco, per individuare le caratteristiche chiave sinonimo di massima protezione. Tramite la ricerca e l’analisi di quasi 1000 articoli scientifici, sono state raccolte importanti indicazioni per la scelta e per l’uso del casco, che tutti i motociclisti dovrebbero conoscere prima di mettersi alla guida.

La stragrande maggioranza degli studi analizzati in questa revisione, hanno infatti mostrato che usare un casco provvisto di mentoniera garantisce un maggior livello di protezione dalle principali lesioni alla testa, senza influire negativamente sulle altre parti del corpo, come ad esempio il collo. Inoltre il casco integrale è risultato essere in modo chiaro migliore di quello aperto nella protezione dalle lesioni facciali e dalle loro conseguenze.

Un altro risultato importante è relativo all’allacciamento, aspetto purtroppo spesso trascurato dai motociclisti: dall’analisi della letteratura è risultato evidente che il casco, qualsiasi sia la sua tipologia, debba essere indossato ben allacciato per garantire il suo corretto funzionamento in caso d’impatto.

Questo studio ha permesso di evidenziare l’importanza di utilizzare le tipologie di casco maggiormente protettive disponibili in commercio, cioè quelle provviste di mentoniera, e di confermare la primaria importanza di un corretto allacciamento, aspetto davvero trascurato da coloro che usano quotidianamente moto e scooter per muoversi in città.

La ricerca fornisce inoltre un punto di partenza per lo sviluppo tecnologico dei caschi e della regolamentazione ad essi dedicata: sono stati infatti portati alla luce altri aspetti di primaria importanza, come il suo degrado nel tempo, che ad oggi sono poco conosciuti ma che meritano di essere approfonditi per migliorare la sicurezza dei motociclisti.

 

 

 

 


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