A Luca Bindi il premio Pianeta Galileo 2023

Il direttore del Dipartimento di Scienze della Terra ha ricevuto il riconoscimento dal Consiglio regionale della Toscana per l'impegno nella ricerca e nella divulgazione ai più giovani

Luca Bindi, docente di Mineralogia e direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, ha ricevuto nell’Aula magna del rettorato il Pianeta Galileo 2023, riconoscimento conferito dal Consiglio regionale della Toscana, a uno studioso che si sia distinto nell’ambito della divulgazione scientifica rivolta ai giovani.

Il comitato tecnico scientifico del progetto – che vede la collaborazione delle Università di Firenze, Pisa e Siena, e dell’Ufficio scolastico regionale – ha motivato la candidatura di Bindi con il  “significativo l’impegno nella divulgazione scientifica ed in particolare nella diffusione delle conoscenze acquisite nella ricerca di un primo quasicristallo naturale, scoperta che ha aperto una nuova frontiera della nostra conoscenza sullo stato solido con importanti ricadute nella Scienza dei Materiali e nelle conseguenti applicazioni di nuovi materiali”.

“Importante è inoltre il messaggio rivolto ai giovani – si legge ancora nella motivazione del premio – che sottolinea l’importanza dell’impegno necessario per superare le sfide che accompagnano la ricerca scientifica, senza mai perdere l’entusiasmo e la determinazione nel contribuire alla crescita della conoscenza scientifica”.

Nel corso della cerimonia Bindi ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “The Twilight Zone” – nuova tappa della ricerca sui quasicristalli.

Alla cerimonia sono intervenuti la prorettrice di Unifi alla didattica Ersilia Menesini, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, il prorettore dell’Università di Pisa per la didattica Giovanni Paoletti e la delegata dell’Università di Siena per la didattica Lucia Morbidelli, il dirigente tecnico dell’Ufficio scolastico regionale Gabriele Marini.

In sala erano presenti gli studenti del liceo Rodolico di Firenze e del liceo Sarrocchi di Siena e i membri del comitato scientifico di Pianeta Galileo: i professori Stefano Campi, Lucia Sarti, Alessandro Marconi, Antonella Salvini, Gianna Maria Del Corso, Sergio Giudici, Antonietta Marini, Francesca Lascialfari, Silvia Baldaccini.

“Luca Bindi è un ricercatore di altissimo livello, molto apprezzato dalla comunità scientifica internazionale, oltre che un ottimo divulgatore – ha spiegato Paolo Marconi che ha introdotto il vincitore del Premio Pianeta Galileo 2023 durante l’evento –  rappresenta inoltre un modello a cui le nuove leve possono guardare per la tenacia e per l’utilizzo del metodo scientifico, che oggi ancora di più rappresentanto valori imprescindibili”.

“Nel corso della mia carriera – ha spiegato Bindi – ho parlato dei miei studi ai giovani in tantissime occasioni, almeno cinquecento in quindici anni. Ogni volta ho potuto osservare che certi concetti complessi, se trasmessi opportunamente, possono arrivare a chiunque. Questo è meraviglioso perché ti consente di trasmettere alle nuove generazioni la passione per la ricerca scientifica”.

Luca Bindi è ordinario di Mineralogia e Cristallografia presso il Dipartimento di Scienze della Terra, di cui dal 2020 è direttore. E’ autore di oltre 350 articoli su riviste internazionali ed è fra i primi dieci ricercatori al mondo per numero di nuove specie mineralogiche descritte, oltre 120, di cui ben 15 di natura extraterrestre. Tra queste, degne di nota gli unici due quasicristalli (una particolare forma di solido nel quale gli atomi non hanno una struttura periodica come avviene invece nei normali cristalli) documentati in natura.

 

Bindi, socio dell’Accademia dei Lincei dal 2019, ha ottenuto numerosissimi premi internazionali e nazionali tra cui la Neumann Medal della Mineralogical Society of Great Britain and Ireland (2023); il premio Aspen Institute Italia 2018, insieme a Paul Steinhardt, per la collaborazione e per la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti; il Premio Presidente della Repubblica 2015 nella categoria Scienze fisiche, matematiche e naturali dell’Accademia Nazionale dei Lincei; il Premio “Luigi Tartufari per la Geologia” dell’Accademia Nazionale dei Lincei (2010).

 


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