Da diversi anni è dato acquisito che le ICT (Information and Communication Technologies) offrono possibilità preziose per arricchire strategie didattiche e format, mediante multimodalità, flessibilità e personalizzazione. In realtà, il loro impiego risponde a molteplici obiettivi: ridurre il carico cognitivo, supportare l’attenzione, attivare o comporre preconoscenze, realizzare modelli mentali, favorire il trasferimento di conoscenze e sostenere la motivazione individuale.
In questa prospettiva, la comunicazione attraverso le immagini rappresenta un metodo didatticamente molto efficace e i video costituiscono un modo altro per esprimersi e raccontare, oltre ad essere un efficiente sistema per potenziare l’apprendimento.
Non solo: l’utilizzo di video didattici è una risorsa fondamentale, per condividere realtà ambientali, difficilmente fruibili da un numero troppo elevato di persone (musei, biblioteche…), e per beneficiare di prospettive inedite.
I video risolvono, quindi, almeno in parte, l’impossibilità di proporre lezioni in contesti diversi dall’aula, inaccessibili agli alti numeri di studenti di molti corsi di laurea, e propongono percorsi mirati, costruiti per rispondere a precise esigenze.
Per consentire agli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Ateneo fiorentino di poter accedere a situazioni “alternative e privilegiate”, la possibilità di realizzazione di video dedicati si è rivelata una opportunità determinante, grazie anche alla presenza di personale con competenze altamente qualificate di instructional design, oltre che ingegneristico e di produzione audio-video.
Nell’ultimo caso, che ha riguardato l’insegnamento di Storia della Medicina, l’obiettivo era quello di realizzare un viaggio virtuale all’interno dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, il più antico ospedale al mondo ancora in funzione (1288-).
Dopo aver rilevato l’analisi dei bisogni, la tappa successiva ha previsto la progettazione e la valutazione degli interventi: dato che sarebbe stato impossibile condurre tutti gli studenti in visita all’Ospedale, ancorché divisi in piccoli gruppi, la soluzione scelta è stata quella di costruire un percorso, che, avvalendosi di soluzioni tecnologiche sofisticate e di competenze altamente specializzate, proponesse la visione dinamica di ambienti e di realtà, altrimenti precluse.
Soluzione analoga è stata adottata per presentare il fondo antico della Biblioteca Biomedica o la storia di Filippo Pacini (1813-1882) o, ancora, la storia dell’insegnamento anatomico.
La forza iconica dell’immagine e uno storytelling, confezionato in modo da valorizzarne i concetti-chiave, permettono di integrare efficacemente la didattica in aula, selezionando le informazioni e piegandole alle necessità formative del corso.
Questa strategia, quindi, se da una parte genera un processo di rinnovamento continuo, che fornisce soluzioni tecnologiche, progressivamente sempre più sofisticate (come utilizzo del drone per vedute aeree), costituisce una soluzione qualificata e un ausilio didattico di grande impatto.