L’Ateneo in un progetto europeo sulle sindromi psicosomatiche
Si chiama Etude, si inserisce nel quadro del programma Horizon 2020 e si propone di arrivare a nuovi metodi diagnostici e a trattamenti più efficaci.
Si chiama Etude, si inserisce nel quadro del programma Horizon 2020 e si propone di arrivare a nuovi metodi diagnostici e a trattamenti più efficaci.
Non solo le vie respiratorie, ma anche l’apparato digerente è interessato da SARS-CoV-2. Nella prospettiva di monitorare la diffusione del virus, quali informazioni si possono ricavare dall’analisi di fluidi biologici? Risponde Claudio Lubello, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
Con il lockdown sono aumentate le controversie e i tribunali sono ancora più in affanno. Le procedure extragiudiziali possono rappresentare una efficace via di uscita per chi è alle prese con un contenzioso? Ne parla Paola Lucarelli, presidente della Scuola di Giurisprudenza e docente di Diritto commerciale
Il tema è stato al centro della lezione di Guido Mannaioni e Domenico Pellegrini-Giampietro nell’ambito del ciclo “Incontri con la città”.
Da parte della società europea ERA-EDTA per gli studi condotti nel campo della nefrologia. Di recente un contributo della docente fiorentina pubblicato da Science Translational Medicine ha evidenziato la relazione tra danno renale acuto e sviluppo del tumore renale
Ne fanno parte oltre 500 strutture che usano la più diffusa tecnica analitica adottata nella ricerca biomedica.
Il tema è al centro del progetto europeo Dragon che vede operare Unifi quale unica realtà universitaria italiana come spiega Mariaelena Occhipinti del Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche
Non percepire sapori né odori è un sintomo che può essere associato al Coronavirus. Questo elemento può essere impiegato anche per comprendere la diffusione del contagio come nel caso dello studio portato avanti da Caterina Dinnella, docente di Scienze e tecnologie alimentari
Sette dottori di ricerca Unifi si sono aggiudicati il riconoscimento nato per sostenere la ricerca scientifica dei giovani studiosi nell’area umanistica e delle scienze umane.
La proposta viene da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni dell’Ateneo. La tecnica consentirebbe di individuare soggetti positivi al Covid-19 in maniera più efficace e mirata