Coronavirus e sicurezza sul lavoro, il contributo del CESPRO

Durante il lockdown il Centro interdipartimentale che supporta, per la formazione del personale, il Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Ateneo, si è reso promotore di una serie di seminari online per un confronto sui temi della sicurezza sul lavoro in un frangente così delicato. Di questa azione di trasferimento di conoscenza parliamo con il coordinatore dei corsi Renzo Capitani.
Docenti Corsi CESPRO
Docenti Corsi CESPRO

Professore, l’emergenza del Coronavirus ha messo a dura prova, non solo la vita quotidiana di tutti, ma anche il mondo accademico.

Senza dubbio l’epidemia ha avuto un grande impatto. Ma la risposta del mondo universitario è stata celere ed efficace. In particolare nel nostro Ateneo non sono certo mancate le iniziative, in primo luogo le lezioni a distanza, che hanno permesso di portare avanti le missioni principali di didattica, ricerca e trasferimento tecnologico.

A proposito di terza missione, il CESPRO, che si occupa di ricerca, trasferimento e alta formazione nell’ambito dello studio delle condizioni di rischio e di sicurezza e per lo sviluppo delle attività di protezione civile, ha organizzato un’iniziativa molto utile.

Da diversi anni il Centro, tra le sue attività, fornisce supporto tecnico-organizzativo al Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Ateneo per la  formazione obbligatoria del personale in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre progettiamo e organizziamo percorsi altamente qualificanti destinati alla formazione e aggiornamento dei responsabili e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, così come dei formatori. Durante la quarantena abbiamo, perciò, pensato, in continuità con questo nostro impegno, di fare una proposta online ai nostri ex-corsisti e l’abbiamo chiamata CESPRO@home.

Di cosa si è trattato?

Dal 26 marzo al 7 maggio sono stati realizzati sette incontri online, dei webinar gratuiti con cadenza settimanale,  dedicati ai temi della sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento  all’emergenza Covid-19. Nonostante la natura spontanea e volontaria dell’iniziativa, i seminari a distanza hanno riscontrato un alto livello di partecipazione, con una media fra gli 80 e i 100 partecipanti in collegamento ad ogni incontro.

Quali sono stati, in particolare, i temi affrontati e il senso complessivo dell’iniziativa?

Si è parlato di percezione del rischio e di dispositivi di protezione, ma anche dei processi biologici del virus, fino alla gestione delle emozioni connesse all’emergenza. Senza dimenticare, poi, i temi di queste ultime settimane, cioè  le prospettive per ripartire in sicurezza. Il tutto  in un’ottica veramente interdisciplinare che rispecchia la natura del CESPRO. La collaborazione si è rivelata una carta vincente e ci ha permesso di svolgere, nell’ambito della terza missione dell’Università,  un servizio pubblico di informazione e condivisione di conoscenze ed esperienze per le figure che lavorano sul territorio a protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori.


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