Professore, l’emergenza del Coronavirus ha messo a dura prova, non solo la vita quotidiana di tutti, ma anche il mondo accademico.
Senza dubbio l’epidemia ha avuto un grande impatto. Ma la risposta del mondo universitario è stata celere ed efficace. In particolare nel nostro Ateneo non sono certo mancate le iniziative, in primo luogo le lezioni a distanza, che hanno permesso di portare avanti le missioni principali di didattica, ricerca e trasferimento tecnologico.
A proposito di terza missione, il CESPRO, che si occupa di ricerca, trasferimento e alta formazione nell’ambito dello studio delle condizioni di rischio e di sicurezza e per lo sviluppo delle attività di protezione civile, ha organizzato un’iniziativa molto utile.
Da diversi anni il Centro, tra le sue attività, fornisce supporto tecnico-organizzativo al Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Ateneo per la formazione obbligatoria del personale in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre progettiamo e organizziamo percorsi altamente qualificanti destinati alla formazione e aggiornamento dei responsabili e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, così come dei formatori. Durante la quarantena abbiamo, perciò, pensato, in continuità con questo nostro impegno, di fare una proposta online ai nostri ex-corsisti e l’abbiamo chiamata CESPRO@home.
Di cosa si è trattato?
Dal 26 marzo al 7 maggio sono stati realizzati sette incontri online, dei webinar gratuiti con cadenza settimanale, dedicati ai temi della sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento all’emergenza Covid-19. Nonostante la natura spontanea e volontaria dell’iniziativa, i seminari a distanza hanno riscontrato un alto livello di partecipazione, con una media fra gli 80 e i 100 partecipanti in collegamento ad ogni incontro.
Quali sono stati, in particolare, i temi affrontati e il senso complessivo dell’iniziativa?
Si è parlato di percezione del rischio e di dispositivi di protezione, ma anche dei processi biologici del virus, fino alla gestione delle emozioni connesse all’emergenza. Senza dimenticare, poi, i temi di queste ultime settimane, cioè le prospettive per ripartire in sicurezza. Il tutto in un’ottica veramente interdisciplinare che rispecchia la natura del CESPRO. La collaborazione si è rivelata una carta vincente e ci ha permesso di svolgere, nell’ambito della terza missione dell’Università, un servizio pubblico di informazione e condivisione di conoscenze ed esperienze per le figure che lavorano sul territorio a protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori.