Economia civile, il festival è di casa all’Unifi

Grande partecipazione della comunità universitaria all'evento che per il secondo anno consecutivo si è aperto al campus delle Scienze sociali

“Partecipare attivamente alla vita pubblica è indispensabile per sviluppare una coscienza civile, uno spirito critico e una mente aperta per affrontare le sfide della società per l’avvenire. Questo è l’invito che rivolgo agli studenti e a tutti i giovani oggi”. Con queste parole la rettrice dell’Ateneo fiorentino Alessandra Petrucci ha aperto la sesta edizione del Festival Nazionale dell’Economia civile, che si è aperta al Campus delle Scienze Sociali a Novoli, per il secondo anno consecutivo.

Una società più equa, inclusiva e rispettosa dell’ambiente rappresenta il filo conduttore della manifestazione, che proseguirà a Palazzo Vecchio fino a domenica 6 ottobre con un’articolata partecipazione di varie componenti dell’Ateneo.

“La scorsa edizione del Festival – ha proseguito la rettrice – aveva introdotto all’Economia Civile e alla sostenibilità integrale, per porre al centro il benessere e la qualità della vita delle persone. Questa riflessione ritorna con forza nell’anno del Centenario di Unifi con l’obiettivo di valorizzare quanto il nostro Ateneo ha già fatto e sta facendo in questo ambito. Il percorso verso la sostenibilità – ha aggiunto – non può che passare attraverso l’ordinamento costituzionale, l’integrazione delle politiche nazionali, l’alleanza tra diverse componenti della società e lo sfondo della città, intesa come casa comune da vivere e rispettare e in cui realizzare un modello di Civil Social Business City”.

Tavole rotonde e dibattiti

Dopo i saluti istituzionali, si è aperta la tavola rotonda sulle dimensioni costituzionali della sostenibilità, moderata da Maria Paola Monaco, docente Unifi di Diritto del lavoro. Alla discussione sono intervenuti il rapper Francesco “Kento” Carlo; Anna Manca, vicepresidente di Confcooperative; la giudice costituzionale Antonella Sciarrone Alibrandi; il direttore AICCON Paolo Venturi; Marta Cartabia, docente di Diritto costituzionale dell’Università Bocconi di Milano, e Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.

Ha preso, poi, la parola il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, in un focus su servizio civile ed educazione sportiva come strumenti di inclusione, condotto dal direttore di Rainews Paolo Petrecca.

Il tema della realizzazione di una Civil Social Business City a Firenze, come ambito di promozione di imprese economicamente sostenibili con lo scopo di risolvere problemi sociali o ambientali, è stato al centro anche dell’assemblea che ha visto coinvolti giovani, organizzazioni e imprese. Moderato da Enrico Testi, direttore dello Yunus Social Business Centre University of Florence, il confronto è stato impreziosito dal collegamento in diretta di Lamiya Morshed, direttrice esecutiva dello Yunus Centre di Dhaka (Bangladesh), e dagli interventi di Mario Biggeri, docente Unifi di Economia applicata e direttore scientifico dello Yunus Social Business Centre University of Florence; Andrea Sangiorgi, presidente Giovani Imprenditori Confcooperative; Elisa Bernardini, vice presidente Rete Nazionale Giovani Soci BCC; Mirjam Ognibene, referente formazione NeXt Economia in Sicilia.

Il mondo a “tre zeri” di Yunus: studenti Unifi protagonisti nell’hackathon

Nel pomeriggio, cento studenti, studentesse e dottorandi Unifi hanno partecipato con le loro idee a un hackathon mirato a elaborare proposte per trasformare Firenze in una Civil Social Business City, ripensando le infrastrutture fisiche e sociali. In particolare, i partecipanti si sono confrontati con rappresentanti del terzo settore sul traguardo indicato dal Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, ossia un “mondo a tre zeri”: zero povertà, zero disoccupazione e zero inquinamento. L’hackathon è stato moderato dall’innovation manager Saverio Cuoghi e a facilitare l’esposizione e la presentazione di idee di sviluppo sostenibile sono stati Giuseppe Lotti, docente Unifi di Design, il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza e Alessja Trama (Comitato Senzatomica).

Lisa Capitini e Domenico Denaro

“Ho deciso di partecipare all’hackathon per mettermi alla prova e verificare quello che ho imparato negli anni da studentessa e ricercatrice – ha raccontato Lisa Capitini, dottoranda in Gestione sostenibile delle risorse agrarie, forestali e ambientali –. Volevo portare la mia esperienza in un confronto con rappresentanti del mondo dell’associazionismo e dell’economia, per trovare insieme soluzioni a problemi che affliggono la nostra società, come inquinamento e cambiamento climatico”.

“Il Festival si rivolge a tutti gli attori della scena sociale. Questo permette di creare sinergia e affrontare il problema secondo ottiche differenti. L’hackathon mi ha permesso di collaborare con studenti di altri corsi e credo che la nostra ‘unione di idee’ potrà raggiungere risultati positivi per la comunità” ha affermato Domenico Denaro, studente del corso di laurea triennale in Sviluppo sostenibile, cooperazione e gestione dei conflitti.


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