Restituire valore a materiale “da discarica”, così da alimentare l’economia circolare e supportare la sostenibilità ambientale.
Questo l’obiettivo del progetto con il quale i dottorandi di Chimica Benedetta Ciuffi e Riccardo Gallorini hanno vinto l’edizione 2024 della Retsch Scientific Challenge. Si tratta del premio internazionale messo in palio da Retsch, azienda attiva nel settore degli strumenti da laboratorio per la preparazione del campione e l’analisi granulometrica di sostanze solide.
Il gruppo di ricerca coordinato da Luca Rosi – docente di Chimica industriale del Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” (DICUS) –, di cui i due dottorandi fanno parte, si occupa da tempo (doi:10.1007/s13399-022-02813-6) della valorizzazione di materiale di scarto industriale, in particolare di biomasse provenienti dai settori alimentare, agricolo e cartario.
La competizione scientifica lanciata da Retsch prevedeva la presentazione di un progetto che utilizzasse in maniera innovativa uno dei dispositivi prodotti dall’azienda.
Nel caso dei dottorandi si è trattato del ball mill (mulino a sfere), tra gli strumenti più versatili ed efficaci per ridurre la granulometria di materiali duri, fragili o fibrosi. L’idea è stata quella di utilizzare il dispositivo Retsch per funzionalizzare il prodotto ottenuto dai processi di riciclo termochimici (pirolisi e liquefazione idrotermale) condotti all’interno del DICUS. La fase solida ottenuta da questi processi (chiamata biochar o idrochar a seconda del metodo di produzione), può essere così utilizzata per realizzare materiale ad alto valore aggiunto come ad esempio catalizzatori.
La loro idea si è aggiudicata il primo premio, ossia un’apparecchiatura scientifica che verrà collocata nei laboratori DICUS.