Ateneo fiorentino tra i protagonisti dell’edizione 2023 di Intellectual Property Award (IP Award), il concorso organizzato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che favorisce l’innovazione e valorizza la creatività di inventori e inventrici.
Mercoledì 30 ottobre a Roma, a Palazzo Piacentini, Unifi parteciperà alle fasi finali della competizione con cinque brevetti che abbracciano tecnologia spaziale, mobilità, sicurezza negli aeroporti e ricerca medica.
IP Award – che si avvale della collaborazione di Invitalia e Netval – si rivolge a università, enti pubblici di ricerca e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico titolari di brevetti. L’appuntamento di quest’anno premierà i migliori brevetti di ricerca in sei ambiti tecnologici: Med tech, Climatech, Agritech, The Energy of the Future, The Future from the Space e The Future of the City (mobilità, logistica, cyber security, telecomunicazioni).
Le proposte Unifi
Composizione farmaceutica di modulatori S1PR
Inventori: Elisabetta Meacci, Federica Pierucci
Ambito: The Future from the Space
Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche ‘Mario Serio’
Trattamento farmacologico in grado di allentare l’atrofia muscolare, senza alcun analogo disponibile sul mercato. Il farmaco è composto da molecole in grado di limitare la perdita di massa muscolare, regolando l’equilibrio tra sintesi e degradazione proteica, che viene alterato in condizioni di ridotta gravità (come la permanenza nello spazio). Il farmaco può avere applicazione anche sulla terra nel caso di patologie come tumore e diabete, oltre che per contrastare l’invecchiamento fisiologico.
Dispositivo di accoppiamento meccanico tra veicoli, in particolare convogli di veicoli automatici
Ambito: The Future of the City
Inventori: Adriano Alessandrini, Fabio Cignini
Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
Il brevetto usa le tecnologie dell’automazione e un sistema meccanico appositamente sviluppato per far muovere in convoglio un gruppo di veicoli a guida automatizzata. I veicoli che seguono il primo (leader) ne replicano il comportamento grazie a un meccanismo di salvaguardia e sicurezza. Anche il sistema di sterzo è progettato ad hoc affinché ogni veicolo riproduca la stessa traiettoria.
Sistema a bordo di un veicolo per l’individuazione su piste di oggetti estranei o detriti (“fod”), discontinuità o fratture della pavimentazione e veicolo comprendente almeno un tale sistema
Ambito: The Future of the City
Inventori: Massimiliano Pieraccini, Tommaso Consumi, Alessandra Beni
Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione
Oggetto della tecnologia brevettata è un radar ad apertura sintetica che, a bordo di un drone, può scansionare l’intera pista di un aeroporto in modo automatico e fornire immagini ad alta risoluzione in grado di rivelare i più piccoli detriti o altri oggetti estranei che potrebbero rappresentare un gravissimo rischio per gli aeromobili in fase di decollo o atterraggio. Il dispositivo può operare anche in condizione di scarsa visibilità, rivelando oggetti anche di notte o con nebbia.
Trasduttore ad ultrasuoni interdigitato
Ambito: The Future from the Space
Inventori: Lorenzo Capineri, Andrea Bulletti
Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione
L’invenzione ha il compito di verificare l’affidabilità strutturale di stazioni spaziali e futuri moduli abitabili su Luna o Marte. Consiste in un trasduttore basato su un materiale piezopolimerico, ossia un film flessibile che si può conformare alla superficie cilindrica di tipo metallico delle stazioni spaziali. Il film è collegato a un sistema di elaborazione e analizza la struttura pellicolare della stazione, usando onde ultrasoniche guidate con una frequenza di circa 500 kHz, alla ricerca di danni o difetti.
Dispositivo per la sanificazione dell’aria mediante generazione di una barriera di radiazione ultravioletta in flusso d’aria
Ambito: Climatech
Inventori: Franco Fusi, Barbara Patrizi, Giovanni Romano, Guido Toci
Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche ‘Mario Serio’
L’invenzione riguarda un dispositivo di sanificazione ambientale che crea una barriera di radiazione ultravioletta invisibile spessa dai 15 ai 20 centimetri, accoppiata con un flusso d’aria laminare dalla temperatura e umidità controllate. La barriera è pensata per essere posta in verticale tra le zone che si vogliono isolare dal passaggio di aerosol microbici. Unifi possiede l’80% di titolarità del brevetto e il CNR il restante 20%.