Da sempre i prodotti naturali hanno ispirato la scoperta di nuovi farmaci. Così è stato, ad esempio, per la penicillina, per l’acido salicilico, per vari antitumorali.
Negli ultimi venti anni, però, si è assistito ad un declino della ricerca farmaceutica in questo campo, anche per le difficoltà di isolamento, caratterizzazione e ottimizzazione dei prodotti naturali, a differenza dei prodotti di sintesi. Recenti progressi nel campo delle biotecnologie, metodi analitici più efficaci e nuovi sviluppi nella biologia molecolare hanno riportato l’attenzione sui prodotti naturali.
Una panoramica in tal senso è fornita da uno studio internazionale su Nature Reviews Drug Discovery che vede fra i coordinatori Claudiu Supuran, docente di Chimica farmaceutica presso il Dipartimento Neurofarba (“Natural products in drug discovery: advances and opportunities” https://doi.org/10.1038/s41573-020-00114-z). “La natura è il più grande chimico – spiega Supuran -e ha fatto scoprire nuovi composti con attività farmacologica, nel campo degli antibiotici o degli agenti antiinfettivi. Si tratta di una risorsa da non trascurare per sconfiggere batteri resistenti ai farmaci tradizionali”. Il team di studiosi ha creato una piattaforma scientifica, virtuale e no profit, per promuovere la collaborazione fra ricercatori di tutto il mondo nella ricerca di nuovi farmaci a base di prodotti naturali.