Lotta all’Alzheimer, premiate due ricercatrici Unifi

Dall’Associazione Italiana Ricerca Alzheimer Onlus per il bando AGYR 2022 - Airalzh Grants for Young Researchers
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Ci sono due giovani studiose fiorentine tra i vincitori del bando AGYR 2022 (Airalzh Grants for Young Researchers) promosso dall’Associazione Italiana Ricerca Alzheimer Onlus (Airalzh) per la ricerca contro le demenze e la malattia di Alzheimer.

Si tratta di Alessia Vignoli, assegnista di ricerca del Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” e di Claudia Capitini, assegnista del CNR-INO presso il Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare. Al bando che prevede uno stanziamento complessivo di 300mila euro destinato a otto proposte hanno partecipato quarantadue candidati.

Alessia Vignoli

Vignoli è autrice del progetto MEDEA che si propone di studiare il profilo metabolomico nel sangue dei pazienti con malattia di Alzheimer (Serum NMR-based MEtabolomic analysis of DEmentia and pre-dementia patients to predict Alzheimer’s disease evolution).

Lo studio si svolgerà in collaborazione con Leonardo Tenori, ricercatore del Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff”, nei laboratori del CERM/CIRMMP presso il campus scientifico tecnologico di Sesto fiorentino e recluterà 90 pazienti.

L’ipotesi da verificare è che le alterazioni metaboliche presenti a livello del sistema nervoso centrale possano riflettersi a livello sistemico nel siero dei pazienti con Alzheimer.

Lo scopo del progetto è riuscire a identificare nuovi biomarcatori e, dunque, arrivare a una diagnosi precoce della malattia.

“L’aminosterolo trodusquemina come potenziale strumento terapeutico per la malattia di Alzheimer” (The aminosterol trodusquemine as a potential therapeutic tool for Alzheimer’s disease) è, invece, il titolo del progetto messo a punto da Claudia Capitini.

Claudia Capitini

Il progetto si propone di analizzare il meccanismo di azione di trodusquemina, un composto naturale in grado di ridurre la tossicità degli oligomeri di β-Amiloide, i quali contribuiscono all’insorgenza e alla progressione della malattia.

In particolare, verrà approfondito il ruolo svolto da fattori chiave nella patogenesi di Alzheimer (colesterolo e GM1) per i quali trodusquemina ha una certa affinità di legame.

Maggiori informazioni al riguardo potrebbero risultare preziose per un potenziale utilizzo del composto come strumento farmacologico per contrastare la progressione della malattia sui pazienti.

 

 


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