Malattie del sangue, come colpire subito le cellule alterate

E’ la missione di Intercept Mds, il progetto finanziato dalla Commissione europea nel quadro del programma Horizon 2020 che vedrà impegnato per quattro anni il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica
Il team coordinato da Valeria Santini

Individuare le cellule tumorali di alcune malattie del sangue ed eliminarle nella fase precoce. E’ la missione di Intercept Mds, il progetto finanziato dalla Commissione europea nel quadro del programma Horizon 2020 Call: H2020-MSCA-ITN-2020 (Marie Skłodowska-Curie Innovative Training Networks) che vedrà impegnato per quattro anni il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Ateneo fiorentino insieme a partner internazionali con il coordinamento della Fundacio Institut de recerca contra la leucemia Josep Carreras (Spagna).

Il progetto è diretto a identificare le terapie in grado di intercettare (da cui l’acronimo del progetto) le sindromi mielodisplastiche – un gruppo di patologie caratterizzate da una difettosa ed insufficiente produzione, da parte del midollo osseo, di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine – e in generale le neoplasie mieloidi –leucemie acute ed altri tumori generati dalla trasformazione della cellula staminale che produce granulociti, globuli rossi e piastrine.

Intercettare una patologia neoplastica è un concetto nuovo – spiega Valeria Santini, docente di Malattie del sangue – che si basa sulla possibilità di eliminare singole cellule alterate prima che la malattia si sviluppi completamente. Per far questo, in primis vogliamo identificare le poche cellule alterate inizialmente presenti tra quelle normali, poi vogliamo sviluppare terapie che permettano di colpire solo queste cellule alterate”.

Per affrontare queste due sfide il team fiorentino – l’unico italiano coinvolto nel progetto – si avvarrà di cosiddetti metodi “omici” che consentono una caratterizzazione estremamente dettagliata e approfondita dei processi genetici, cellulari e biochimici. Le alterazioni della struttura e della conformazione del DNA saranno studiate in forma accurata – attraverso innovativi metodi molecolari – allo scopo di poter poi interferire sul processo che regola i cambiamenti della sua struttura tridimensionale nella maniera più efficace possibile.

Il progetto ha obiettivi di ricerca ma anche di alta formazione, includendo 12 studenti europei di PhD, che faranno la loro esperienza scientifica nei laboratori dei ricercatori che hanno vinto questo bando.


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