Microplastiche in Antartide

Individuare e classificare le sostanze inquinanti nell'ambiente di in una delle aree più remote del pianeta è l'obiettivo di una missione scientifica in cui è impegnata anche una docente del Dipartimento di Chimica "Ugo Schiff"
Alessandra Cincinelli@PNRA

C’è anche una docente dell’Ateneo fiorentino tra i partecipanti alla 37esima spedizione italiana in Antartide che fa base alla stazione ‘Mario Zucchelli’ dallo scorso 21 ottobre. Si tratta di Alessandra Cincinelli, docente di Chimica Analitica, che da oltre vent’anni studia le sorgenti, il comportamento e gli effetti degli inquinanti organici persistenti in aree remote.

Cincinelli sta svolgendo attività di ricerca nell’ambito dei progetti Matisse (Emerging contaminants in the Ross Sea: occurrence, sources and ecotoxicological risks) e Ross’n’Role (Ross Sea ecosystem and emerging contaminants: new challenges and potential threats in a changing world), coordinati rispettivamente da Università di Genova e di Siena, sotto l’egida del PNRA ( il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide).

La studiosa fiorentina fa parte di un team di ricercatori che, per primo, ha evidenziato la presenza di microplastiche nelle acque superficiali in Antartide. In questa terza missione si sta occupando di determinare contaminanti emergenti (tra cui le microplastiche) in diverse matrici ambientali -attraverso il campionamento di organismi marini, di acqua e ghiaccio – e poter valutare così l’impatto di questo tipo di contaminazione sugli ecosistemi antartici.


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