Melanoma cutaneo, studiosa Unifi riceve grant

Per le ricerche condotte all’interno del Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche “Mario Serio”, la borsista di ricerca post-doc ha ricevuto un finanziamento di 35mila euro dalla Fondazione Guido Berlucchi
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Nello sviluppo di terapie antitumorali, la ricerca condotta da un gruppo dell’Ateneo fiorentino è particolarmente focalizzata sul melanoma cutaneo, il più aggressivo e letale fra tutti i tipi di tumore alla pelle.

Una conferma della qualità del lavoro svolto nei laboratori Unifi è arrivata dalla Fondazione Guido Berlucchi che, nell’ambito del suo impegno a favore della ricerca e dell’innovazione medica, ha conferito un grant di 35mila euro alla borsista post-doc Elena Andreucci attiva nel Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche “Mario Serio”. Il finanziamento ha durata annuale ed è destinato ai giovani ricercatori non ancora strutturati.

Elena Andreucci

La ricerca che Andreucci sta conducendo – sostenuta da una borsa di studio di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro e Fondazione CR Firenze (istituita in memoria di Pierluigi Rossi Ferrini, ematologo Unifi di fama internazionale) – è appunto  focalizzata sul melanoma cutaneo con particolare attenzione al grave problema della resistenza alle terapie. I progressi che la ricerca in campo biomedico ha compiuto negli ultimi decenni hanno permesso lo sviluppo di nuovi trattamenti terapeutici sempre più personalizzati per i pazienti affetti da melanoma cutaneo. Tuttavia, lo sviluppo di una resistenza alla terapia rimane una grave criticità che incide fortemente sulla qualità e le prospettive di vita del paziente oncologico.

“Dati clinici suggeriscono che esiste un’evidente inversa correlazione tra i livelli di pigmentazione del melanoma e la sensibilità ai differenti protocolli terapeutici oggi in uso – spiega Andreucci –. Il mio progetto di ricerca – afferma – si inserisce esattamente in questo punto, mirando all’identificazione di uno dei potenziali meccanismi molecolari che portano all’aumento della produzione di melanina in cellule di melanoma, evento critico per lo sviluppo di resistenza alle terapie”.

Nello specifico, la ricerca di Andreucci si focalizza su una famiglia di piccoli RNA non codificanti, i microRNA. Durante i test condotti nei laboratori Unifi, Andreucci ha osservato che una di queste molecole partecipa alla sintesi della melanina nelle cellule di melanoma, lasciando prevedere un suo coinvolgimento nei fenomeni di resistenza alle terapie. La ricercatrice, quindi, ha progettato una serie di esperimenti volti a individuare i meccanismi molecolari coordinati da questo microRNA e coinvolti nei processi di iperpigmentazione e resistenza alle terapie.

“La comprensione di tali meccanismi – conclude – assume rilevanza soprattutto per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici per quei melanomi cutanei avanzati che non rispondono più alle terapie attuali”.


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