Otto progetti presentati dall’Ateneo fiorentino risultano tra i vincitori del Fondo Italiano per la Scienza (FIS 3), il bando promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) per incentivare lo sviluppo della ricerca fondamentale.
Il bando prevede tre macrosettori di ricerca definiti dall’European Research Council (ERC): Physical Sciences and Engineering – PE (scienze matematiche, fisiche, chimiche, scienze della Terra e dello spazio, ingegneria e informazione), Life Sciences – LS (discipline biologiche, mediche e sanitarie) e Social Sciences and Humanities – SH (scienze sociali, economiche, legali, storiche, filosofiche e linguistiche).
Gli otto studi dell’Ateneo segnano un miglioramento rispetto alla scorsa edizione del bando, in cui le ricerche selezionate furono sei. Comprendono due Advanced Grant (per i quali è previsto un finanziamento di circa 3 milioni e 800mila euro) e sei Starting Grant (a cui saranno riconosciute risorse per quasi 6 milioni e 500mila euro). In totale, il finanziamento alle proposte Unifi ammonta a oltre 10 milioni e 260mila euro.
“I progetti di Unifi vincitori confermano l’eccellenza della ricerca dell’Ateneo fiorentino, rappresentata in tutti e tre i macrosettori ERC – ha dichiarato la rettrice Alessandra Petrucci –. In particolare, due Starting Grant sono stati vinti da giovani ricercatori provenienti da atenei stranieri, confermando la capacità attrattiva dell’Università di Firenze”.
I progetti finanziati
Tre ricerche, tra cui una finanziata con un Advanced Grant, sono afferenti al Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff”.
Lapo Bogani coordina “Quantum States in Carbon”, studio che mira a esaminare il comportamento quantistico del carbonio e a individuare nuove possibilità per dispositivi altamente performanti (Advanced).
Damiano Bandelli coordina “Tailoring bio-based surfactant complex fluids by structure-property relationships”, che esplora la relazione tra struttura e proprietà dei tensioattivi bio-based con l’obiettivo di sviluppare nuovi materiali sostenibili per applicazioni industriali avanzate.
Lorenzo Tesi guiderà il progetto “Plasmonic Enhanced Optical Control of Molecular Spin Quantum Bits”, un’indagine sui meccanismi che permettono di controllare qubit molecolari tramite tecniche ottiche potenziate da fenomeni plasmonici. Dottorato in Scienze Chimiche presso l’Ateneo fiorentino, Tesi è attualmente alla guida di un gruppo di ricerca indipendente presso l’Istituto di Chimica Fisica dell’Università di Stoccarda.
Il Dipartimento di Fisica e Astronomia ospita una ricerca orientata alle nuove generazioni di tecnologie quantistiche: finanziato con un Advanced Grant, Leonardo Fallani supervisionerà “Beyond Qubits: new directions for atom-based quantum computers” ed esplorerà architetture alternative per i computer quantistici del futuro.
Il progetto guidato da Perla Pucci, dal titolo “Nanotechnology-Enhanced LncRNA Innovations for Precision Oncology: Tackling Drug-Resistant Cancers”, unisce nanotecnologie e biologia molecolare. All’interno del Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche, mira a sviluppare soluzioni innovative contro i tumori resistenti ai farmaci, introducendo approcci capaci di combinare materiali avanzati e nuove forme di intervento terapeutico. Pucci, laureata in Scienze biologiche in Unifi, ha condotto le sue ultime ricerche nel Dipartimento di Patologia dell’Università di Cambridge.
Il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali è rappresentato da “Scaling Solutions: Grassroots–Institutional Synergies for Global Challenges”, progetto guidato da Giacomo Bazzani che studia come le iniziative locali interagiscono con istituzioni nazionali e sovranazionali nella risposta ai grandi problemi globali. Il progetto sviluppa nuovi strumenti per comprendere come azioni spesso auto-organizzate possano crescere, collaborare con le istituzioni e ampliare il proprio impatto.
“Spontaneous Multimodal Communication: Pragmatics and Autism in School-Age” è coordinato da Valentina Saccone del Dipartimento di Lettere e Filosofia. Il lavoro esamina lo sviluppo delle abilità pragmatiche multimodali nei bambini, con l’obiettivo di confrontare strategie comunicative di bambini autistici e non, tracciarne l’evoluzione naturale e orientare interventi mirati.
La ricerca guidata da Elena Pilli del Dipartimento di Biologia, intitolata “Biogeographical Ancestry and Legal Integrity: Advancing Forensic Science through Genomic and Machine Learning Techniques”, introduce nel campo delle indagini forensi strumenti innovativi di analisi genomica e modelli di machine learning, affrontando il rapporto tra ascendenza biogeografica, identità e implicazioni giuridiche. Il progetto si propone di rafforzare il legame tra scienza, giustizia e diritti umani attraverso un approccio multidisciplinare e la realizzazione del primo database genomico italiano dedicato alle applicazioni forensi.






