Il Seminario, nell’interrogarsi su quale tipo di intelligenza è necessaria al Cittadino della Terra, offre il contributo di diversi ricercatori dell’Università di Firenze e di altre università italiane partner della Cattedra, che da più versanti disciplinari si interrogano sulle intelligenze che hanno accompagnato lo sviluppo della vita sulla Terra: come esseri umani abbiamo ereditato le intelligenze delle specie chi ci hanno preceduto e le abbiamo ulteriormente sviluppate nel corso della storia delle culture e civiltà del mondo.
Ci chiediamo se noi contemporanei, che costituiamo la famiglia umana con forme e livelli di conoscenze profondamente diverse e articolate, pensiamo e affrontiamo adeguatamente le sfide planetarie che ormai accomunano in maniera irreversibile il destino dell’intera specie umana e degli altri viventi.
I diciassette Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile articolati in 169 traguardi da raggiungere entro il 2030, approvati dagli Stati della Terra nel palazzo delle Nazioni Unite il 27 settembre 2015, costituiscono un riepilogo esaustivo, anche se non completo, di tali sfide.
La questione posta è elementare e, nello stesso tempo, prioritaria nel mondo interamente interconnesso, in cui i gravi e impellenti problemi di sviluppo dell’umanità coinvolgono tutti gli aspetti della sua esistenza e chiamano in causa la sostenibilità complessiva della Terra già in questo secolo, pena la regressione crescente e irreversibile della sua vivibilità. L’interrogativo iniziale si fa più puntuale: con il bagaglio di intelligenza di cui dispone, l’umanità si muove nella logica di difendere l’interesse vitale degli oltre sette miliardi di donne e uomini, bambini e anziani, giovani e adulti, indigenti e benestanti, sani e infermi, ma ancor prima di tutte le forme di vita e condizioni ambientali alle quali siamo indissolubilmente legati?
Detto in altri termini, stiamo viaggiando con la consapevolezza di Cittadini dell’unica Casa comune verso quella Civiltà planetaria che sola può garantirci il superamento degli interessi contrastanti e distruttivi, attraverso la coltivazione sistematica e generalizzata di intelligenze avanzate dei giovani e degli adulti nelle scuole e nelle università, nei territori e nelle professioni, nel lavoro e nella produzione, nei luoghi di decisione e gestione delle mille forme dello sviluppo?
Porci il problema scientifico, civile e politico dell’intelligenza del cittadino terrestre, come si manifesta e come può evolvere, è un imperativo della stagione storica che stiamo attraversando. Ed è anche un obiettivo insostituibile e trasversale agli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile per il successo della vita sulla Terra.
La problematica affrontata dal Seminario rientra nel Progetto quadriennale (2017-2021) di ricerca, formazione e cooperazione internazionale della Cattedra Transidisciplinare Unesco The historical challenge of the planetary civilization. Towards the Earth’s Humanism, in search of the co-science and co-growth beyond violence. In particolare, essa costituisce il focus del suo secondo Programma Education and Earth Citizenship beyond violence (gli altri due Programmi sono The Complex Research e The Care of the Common Home). Il Programma di cui è parte il Seminario approfondisce nello specifico la relazione tra sviluppo delle intelligenze e maturazione dei cittadini nella prospettiva interculturale e internazionale. Al riguardo fa riferimento ad alcune reti mondiali dell’UNESCO, come il Network GCE, Global Citizenship Education.
Il focus di ricerca transdisciplinare del Seminario e del Progetto della Cattedra è la formazione delle molteplici intelligenze individuali, sociali e culturali dell’umanità, espresse dal comune potenziale di conoscenza evolutosi nei milioni di anni dell’antropogenesi: è grazie a tale potenziale che ogni civiltà umana, attraverso i saperi delle sue culture e società, ha realizzato forme e stadi evolutivi dell’intelligenza della nostra specie. In che forme e stadi d’intelligenza si presenta l’umanità in questa sua fase storica tra le più critiche, ma anche tra le più affascinanti?L’interconnessione globale a cui è pervenuta e che aumenta in progressione geometrica verso l’interdipendenza planetaria sempre maggiore segna la fine della diaspora preistorica nei continenti e dello smarrimento dell’appartenenza di specie e, contemporaneamente, scandisce i nuovi tempi della fondazione e attuazione della convivenza dell’intera famiglia umana.
Se l’incontro in corso tra le civiltà e le culture della Terra, per logiche intelligenti oppositive storicamente consolidate, è segnato da disconoscimenti radicali e sopraffazioni inenarrabili, il cammino unico dei Paesi e popoli della Terra verso il comune destino, grazie a logiche intelligenti ulteriormente evolute, può approdare a normalizzate e costruttive relazioni intraspecie ed interspecie e a conquiste di benessere e realizzazione umana storicamente inedite, proprie dell’attesa civiltà planetaria. E’ una sfida per l’intelligenza umana che, nata ed alimentata dall’evoluzione dell’intelligenza dei viventi del pianeta, è in grado di mantenere l’equilibrio sostenibile della natura: essa è chiamata a dimostrare di non essere da meno nel formare i cittadini intelligenti dello sviluppo sostenibile della comune Terra.
Il Seminario nazionale “Cittadini di un pianeta intelligente. Quali saperi per la civiltà terrestre” si svolge il 4 ottobre 2018 nell’Aula Magna dell’Università di Firenze,per iniziativa della Cattedra transdisciplinare UNESCO Sviluppo Umano e Cultura di Pace dell’Ateneo fiorentino.
