Spiegare i rischi che derivano da frane, smottamenti e alluvioni con i mattoncini Lego. L’iniziativa porta la firma di alcuni ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale nella giornata inaugurale della Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione che si è svolta presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia – Leonardo da Vinci a Milano lo scorso 4 dicembre, nell’ambito dell’accordo di collaborazione culturale e scientifica con Tongji University di Shangai.
In particolare Enrica Caporali, docente di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia, Matteo Pampaloni e Tiziana Pileggi del Laboratorio Dati Territoriali hanno realizzato un modello di simulazione di piene fluviali con le costruzioni giocattolo.
Il prototipo riproduce un territorio antropizzato attraversato da un fiume con un serbatoio di accumulo dell’acqua e un sistema di pompaggio che simula la dinamica di piene fluviali e inondazioni. Questa ricostruzione comunica in modo efficace la connessione tra aspetti teorici e pratici del rischio idraulico
e favorisce un’immediata riflessione sugli effetti conseguenti a scelte progettuali, di pianificazione o comportamentali.
Il modello, esemplificato anche da alcuni poster, è stato illustrato all’interno della “Vetrina della Cooperazione” anche alla presenza dei Ministri della Ricerca di Italia e Cina, Marco Bussetti e Wang Zhigang (nella foto).
La riproduzione con i mattoncini Lego si colloca tra le attività della cattedra UNESCO dell’Ateneo sulla prevenzione e la gestione sostenibile del rischio idrogeologico e del GRAL – GRuppo Alluvioni (promosso da CINID – Consorzio INteruniversitario per l’Idrologia, GII – Gruppo Italiano di Idraulica e Comitato Firenze 2016).