Chi approfitterà delle visite guidate all’interno dell’antico complesso di Villa la Quiete scoprirà – forse non senza un po’ di stupore – che l’educandato era in realtà qualcosa di più di un buon collegio femminile. Le studentesse che per oltre tre secoli hanno studiato e vissuto a Villa la Quiete ricevevano infatti un’ottima preparazione scolastica, ma anche l’opportunità di crescere in un ambiente accogliente e familiare che le avrebbe preparate alla vita adulta.
Questo e molto altro racconta nel video Suor Chiara, testimone degli ultimi anni di attività dell’educandato e attenta studiosa della vita e delle opere della fondatrice del suo ordine: Eleonora Ramirez de Montalvo.
Nata nel 1602 e rimasta orfana a soli cinque anni, Eleonora dedica la sua vita all’educazione delle giovani fanciulle fiorentine e fonda due congregazioni laiche: le “Ancille della Santissima Vergine” e le “Ancille della Santissima Trinità”, la prima per l’accoglienza e l’educazione delle orfanelle, la seconda per le giovani di estrazione nobile.
Come spiega Isabella Gagliardi, docente di storia medievale, la Venerabile consacra la propria vita alla preghiera e all’educazione di bambine, che considera al pari di figlie e per le quali desidera un futuro dignitoso e di libertà. La formazione culturale delle Montalve è infatti di altissimo livello e la qualità dell’educazione connoterà l’offerta didattico-educativa della Villa per i secoli successivi. Differenziandosi dagli altri istituti femminili, Villa la Quiete era dotata di laboratori e aule dove studiare matematica, scienze, chimica, cioè materie al tempo considerate “poco utili” per le donne.
Cultura scientifica e umanistica, arte, musica, ma anche galateo, economia domestica e cucito: le Montalve “preparavano alla vita”, come racconta Suor Chiara, che ricorda anche quanto la stessa vita comunitaria costituisse un elemento importante dell’educazione delle piccole ospiti.
Documentazione storica, ricordi e testimonianze sono alla base di questo video-racconto che attraverso foto d’epoca e immagini della Villa offre un saggio dell’immenso patrimonio ancora conservato in questo luogo la cui vocazione all’educazione e alla formazione costituisce tutt’oggi il tratto identitario.